All'Università di Palermo è corsa a due per il dopo Lagalla

Società | 18 maggio 2015
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Il 2 luglio la corsa per la successione del rettore Roberto Lagalla, le elezioni sono state fissate, il bando è stato pubblicato anche con le date per eventuali ballottaggi. I candidati sono due, l' ex prorettore vicario Vito Ferro e l' ex presidente della Scuola politecnica Fabrizio Micari. Entrambi hanno già indicato i loro vice, i prorettori vicari in caso di vittoria: sarà il professor Francesco Dieli, ordinario di Immunologia nella Scuola di medicina e chirurgia il vice di Vito Ferro.

E sarà il professor Fabio Mazzola, direttore del Dipartimento di scienze economiche, il vice di Fabrizio Micari. Manca più di un mese al dopo Lagalla, il rettore uscente che guida Palazzo Steri da circa sei anni, mentre da domani nell' Ateneo vanno al voto gli studenti: sono fissate per martedì e mercoledì le elezioni che dovranno scegliere quattro rappresentanti degli universitari nel senato accademico e due nel consiglio di amministrazione.

Due ingegneri in corsa per lo Steri, si contenderanno la guida del rettorato universitario per i prossimi sei anni, fino al 2021. I loro nomi sono stati ufficializzati due giorni fa nel corso di un' assemblea dal decano profes sor Francesco Maria Raimondo. Vito Ferro è un docente di Ingegneria idraulica con una notevole pratica amministrativa e di coordinamento anche nel ruolo di prorettore alla Didattica. Propone nel suo programma un avanzamento generale degli obiettivi in linea con i buoni risultati dell' attuale assetto di Palazzo Steri. Ritiene strategici per l' Università 2016-2021 «la dimensione partecipativa, l' internazionalizzazione della ricerca e della didattica, la centralità degli studenti, il ruolo del personale tecnico -amministrativo, la formazio ne post -laurea, il rapporto fra Università e territorio».

E nell' indicare la capacità politica di programmazione e quella di indirizzo strategico fra le doti necessarie nel ruolo direttore, sottolinea anche il valore della sua esperienza maturata al vertice dell' Ateneo. Dalla presidenza della Scuola politecnica appena lasciata per la competizione elettorale, Fabrizio Micari considera il «fare squadra» a tutti i livelli un metodo vincente. Il suo Ateneo «incentiva la ricerca ed è motore di sviluppo culturale e socioeconomi co del territorio».

Un Ateneo «agile basato sui Dipartimenti, che produce didattica collegata al mondo del lavoro, che valorizza il personale e semplifica le procedure». Fra gli obiettivi per la ricerca, il sostegno a quella di base «nella preparazione e nello svolgimento dei progetti, il potenziando dei dottorati di ricerca intensificando i rapporti ad ampio raggio fino all' Europa». Per l' area medica, «prestazioni assistenziali di elevata specializzazione anche attraverso il rinnovamento e potenziamento tecnologi. (Giornale di Sicilia)

 di Delia Parrinello

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