Al Torino Film Fest un documentario su Goethe in Sicilia

Cultura | 13 novembre 2020
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             Ben 64 lungometraggi (di cui 29 opere prime), 15 mediometraggi, 54 cortometraggi, 52  anteprime mondiali, 16 quelle internazionali, 4 le europee e 40 le italiane. Le opere visionate complessivamente, dai vari comitati di selezione, sono state oltre 4000. Questi in soldoni i numeri della 38° edizione dell’ormai storico e come sempre attesissimo Torino Film Festival (20-28 novembre), diretto da Stefano Francia di Celle, quest’anno a causa della pandemia Covid 19 (particolarmente virulenta proprio in Piemonte) fruibile esclusivamente on line sulla piattaforma “Mymovies”, “innovazione” accolta obtorto collo dagli organizzatori, ma in linea con le tendenze del Festival già proiettato verso le ormai non più trascurabili trasformazioni tecnologiche. 12 i film in concorso (la sezione più importante del Festival, premio al miglior film € 18.000) provenienti da tutto il mondo, tra cui l’italiano “Regina” (2020) del calabrese Alessandro Grande e 12 anche i cortometraggi, mentre 10 e 9 sono rispettivamente i film e i documentari fuori concorso, seguiti da una ingente quantità di corti anch’essi fuori concorso. Dopo le “Stanze di Rol”, definita zona franca, “luogo del mistero e dell’ignoto” (12 proiezioni), spicca nella sezione TFFdoc/paesaggio (curata da Davide Oberto) il documentario “Sulle tracce di Goethe in Sicilia” (2010) del famoso regista tedesco Peter Stein (tra i più importanti registi teatrali europei del ‘900), che tampina il passaggio di Goethe nell’isola, accompagnato da un disegnatore paesaggista. Stein da molti anni ormai residente in Italia, tra l’altro sposo dell’attrice italiana Maddalena Crippa, affascinato dall’esplorazione compiuta nell’isola dallo scrittore, poeta e drammaturgo tedesco dove era sbarcato nel 1787, ne ricostruisce minuziosamente le tappe in un accattivante documentario a colori di 89 minuti, che risulta essere l’unico tra i sette presentati nella sezione a soffermarsi sul paesaggio italiano. Come è noto le contraddittorie impressioni di Goethe sulla Sicilia (estasiato dal clima, dalla natura, dal mondo greco, ma sconcertato dalla sporcizia e dal luridume di Palermo e dallo stato disastroso delle vie di comunicazione), furono pubblicate nel libro “Viaggio in Italia”, scritto tra il 1816-1817, denso anche di considerazioni di natura antropologica sul popolo siciliano. Un full immersion nella Sicilia di fine ‘700, un vero e proprio salto nel passato per comprendere meglio il presente. Alle molte sezioni documentaristiche (“Internazionale”, “Italiana”) e ai “Corti italiani”, fanno seguito la breve sezione “Bach to life” (8 film del passato), “Pillole di Luce. Torino e Piemonte” e le Masterclass, tra cui una con le donne nel cinema e altre con i noti  registi Alexandr Sokurov e Mohsen Makhmalbah, tutte visionabili gratuitamente in streaming.

 di Franco La Magna

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