Aiuti alle aziende per la ripresa, Sicilia ultima

Economia | 4 maggio 2022
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La Sicilia è ultima tra le tre principali regioni meridionali nell'utilizzo del Fondo nuove competenze istituito dall’art. 88, c. 1 del Decreto Rilancio (d.l. 19 maggio 2020 n. 34) presso l’Anpal allo scopo di aiutare le imprese - dopo la crisi provocata dal Covid-19 - a sviluppare capacità lavorative aggiornate e innovative necessarie per la ripresa. Lo si ricava dai dati pubblicati nel “Rapporto semplificato” della Corte dei Conti, Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato (delibera n. 7/2022/G). Il Fondo può essere utilizzato per affrontare in modo adeguato le nuove sfide di mercato o sviluppare nuovi prodotti, tecnologie e servizi più all’avanguardia, facendosi carico dei costi necessari per formare le lavoratrici ed i lavoratori, aggiornando ed ampliando le loro competenze. Presupposto per il perfezionamento dell’intervento è un accordo collettivo, a livello aziendale o territoriale, tra le associazioni datoriali e quelle dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
Sottolinea la Corte che l’opportunità di qualificarsi e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro presuppone che parte dell’orario lavorativo venga destinata allo svolgimento di percorsi di formazione concordati sulla base delle mutate esigenze produttive e organizzative delle imprese. In sede di accordo sindacale devono essere individuati i fabbisogni formativi nonché i lavoratori interessati all’acquisizione di nuove o maggiori competenze. Il finanziamento iniziale è stato previsto nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon SPAO). La dotazione finanziaria è stata incrementata dal d.l. 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. Decreto Agosto) di ulteriori 200 milioni di euro per l’anno 2020 e di 300 milioni di euro per l’anno 2021, a valere sul bilancio dello Stato, per un totale di 547 milioni di euro.
Su un totale nazionale di progetti formativi di adesione al Fnc, pari a 14.617, il maggior numero di istanze - delle quali il 27,02 per cento nella sola Regione Campania - risulta quello dell’Area Sud e Isole (7.527 istanze). Sono stati erogati 6724 contributi, di cui 3277 hanno riguardato imprese dell’area Sud e Isole. Appena 297 di questi sono andati alla nostra isola, come si vede dalla tabella allegata.
In Sicilia sono state presentate dalle aziende solo 614 istanze (su un totale per Mezzogiorno ed isole di 7.527; la Campania da sola ne ha presentate 3950, la Puglia 1745) che coinvolgono 21.499 lavoratrici e lavoratori per un totale di 4.319.864 di ore e per un importo previsto pari a 58.487.410,60 di euro. Di queste, ne sono state ammesse 297 per un totale di 12.532 lavoratori, 2.567.624 di ore 34.533.384,46 di importo in euro, appena il 4,42% del totale nazionale ed il 48% del totale delle presentate nella regione. Ancor meno le istanze rendicontate: 232 pari a 8.715 lavoratori, 1.640.476 di ore , 22.211.362,97 di euro di importo.
Uno strumento, insomma, che potrebbe dare un contributo decisivo alla resilienza, al rilancio ed all'ammodernamento di un apparato produttivo debole come quello isolano ma che le istituzioni regionali ed il sistema delle imprese siciliane hanno purtroppo utilizzato in maniera assai limitata, dimostrando scarsa attenzione alla partita decisiva della formazione e dell'aggiornamento delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori.
 di Franco Garufi

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