Accoglienza profughi, il sistema è al collasso

Società | 17 aprile 2015
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Il 2015 si preannuncia come l’anno dei record per il numero di profughi nelle nostre coste: nei primi mesi del 2015 sulle coste italiane si sono registrati oltre 18 mila profughi, 8 volte il dato del 2013. Non sono solo gli arrivi ad essere in crescita, ma sono anche raddoppiate le richieste d’asilo e aumentate le richieste di ripresa in carico dei profughi rivolte all’Italia dai paesi UE. Questa situazione sta portando al collasso i sistemi di accoglienza del territorio, che attualmente ospitano 67 mila migranti e non sembrano attrezzati per far fronte al gran numero di richieste, determinando una condizione di emergenza continua.

La Fondazione Leone Moressa ha analizzato il fenomeno degli sbarchi, realizzando una panoramica sulla situazione nel nostro Paese.

 

emergenza PROFUGHI. Sicuramente è ancora presto per fare stime sull’andamento annuale, ma il trend sembra dimostrare che l’emergenza non è finita. Ricordiamo che nel 2014 sono arrivati nel nostro Paese oltre 170 mila profughi, più della somma dei tre anni precedenti e quasi il triplo del 2011. I primi dati del 2015 registrano una forte crescita, che se confermata renderebbe difficile la gestione dei profughi nel corso dell’anno. Lo stesso Ministro degli Esteri Gentiloni stima in 250 mila gli sbarchi previsti quest’anno.

 

Cosa fa l’Europa? Secondo gli accordi di Dublino, l’accoglienza dei profughi spetta al Paese di primo approdo: in altre parole tutti i profughi arrivati o in arrivo nelle nostre coste devono chiedere asilo SOLO all’Italia, e se vengono trovati in altri Stati viene richiesto all’Italia di riprendersene carico. In particolare, nel 2013 vi sono state oltre 22.000 domande di ripresa in carico rivolte all’Italia da altri paesi UE, pari ad oltre il 50% dei profughi sbarcati quell’anno. Il 66,1% delle richieste è andato a buon fine, facendo tornare 15 mila profughi nei nostri centri di accoglienza. Le richieste all’Italia provenivano principalmente da Svizzera , Germania e Svezia.

Secondo le previsioni, il trend del 2014 delle “riprese in carico” è in aumento. In particolare la Germania presenterebbe un valore più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 9.000 domande.

 

Richieste d’asilo raddoppiate. Il fenomeno delle richieste d’asilo, che interessa tutti i paesi europei, nel 2014 ha superato quota 625 mila, segnando un +44,7% rispetto all’anno precedente. L’Italia è il terzo paese per numero di richiedenti asilo (dopo Germania e Svezia), ma registra il maggior incremento rispetto al 2013 (+142,8%). Osservando la composizione dei richiedenti asilo, appare evidente una particolarità italiana: la scarsa presenza di donne (7,6%) e minori (6,8%), nettamente inferiore rispetto alla media.

 

 

In definitiva, secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa, “il sistema di accoglienza italiano non sembra attualmente in grado di far fronte al gran numero di richieste, determinando una situazione di emergenza continua. Le richieste d’asilo nel 2014 sono più che raddoppiate, superando quota 64 mila. Inoltre, in base agli accordi di Dublino sono ogni anno oltre 10 mila i migranti che tornano in Italia da altri paesi europei. Un fenomeno giunto a 15 mila unità nel 2013 e destinato ad aumentare ancora.”

“La fine dell’operazione Mare Nostrum, anziché far diminuire gli arrivi, ha generato una situazione di ancor maggiore incertezza. Il risultato è l’aumento degli sbarchi, che nei primi mesi del 2015 hanno già superato quota 18 mila.”

 

 

VEDI TABELLE ALLEGATE

 

 

Ø EMERGENZA SBARCHI

 

Serie storica degli sbarchi in Italia 2011 – 2014

 

2011

2012

2013

2014

N. migranti sbarcati

62.692

13.267

42.925

170.100

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 

Sbarchi in Italia, dati provvisori 2015

 

2015

Gennaio

3.459

Febbraio

4.423

Marzo

2.283

Aprile (primi 13 giorni)

8.095

Totale

18.260

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 

 

Ø ACCORDI DI DUBLINO E MIGRANTI “RICONSEGNATI” ALL’ITALIA

 

 

Serie storica delle richieste di ripresa in carico “dublinati”, 2011-2013

 

2011

2012

2013

Richieste verso l’Italia

12.466

14.722

22.700

Rapporto “dublinati” / sbarchi

20%

111%

53%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 

 

 

Dettaglio 2013 per esito della richiesta

 

Domande

presentate

Domande

accolte

% accoglimento

Da altri paesi all’Italia

22.700

15.013

66,1%

Dall’Italia verso altri paesi

3.808

86

2,3%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 

 

 

Stima variazione “dublinati” 2013/2014, focus per paese (domande presentate)

Paese di provenienza

Anno 2013

Anno 2014

(stima)

Variazione %

2013/2014

Germania

4.144

9.000

+117,2%

Norvegia

1.425

2.000

+40,4%

Austria

1.026

1.500

+46,2%

Francia

1.042

1.200

+15,2%

Regno Unito

748

1.000

+33,7%

Belgio

424

500

+17,9%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 

 

Dettaglio 2013 per paese di provenienza

Paese di provenienza

Domande

presentate

Domande

accolte

% accoglimento

Svizzera

7.388

4.186

56,7%

Germania

4.144

3.314

80,0%

Svezia

4.244

3.227

76,0%

Norvegia

1.425

951

66,7%

Austria

1.026

582

56,7%

Francia

1.042

578

55,5%

Danimarca

1.029

561

54,5%

Regno Unito

748

538

71,9%

Paesi Bassi

723

367

50,8%

Belgio

424

356

84,0%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 

Ø RICHIEDENTI ASILO IN ITALIA E IN EUROPA

 

Richiedenti asilo in Europa (UE 28), serie storica 2008-2014

Fonte: elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Eurostat

 

 

Richiedenti asilo in Europa, anno 2014

Primi 10 paesi

Richiedenti

asilo 2014

% donne

% minori

Var. %

2013/2014

Germania

202.815

34,6%

31,6%

+59,7%

Svezia

81.325

32,5%

28,7%

+49,6%

Italia

64.625

7,6%

6,8%

+142,8%

Francia

62.735

37,9%

19,7%

-5,3%

Ungheria

42.775

23,6%

27,7%

+126,3%

Regno Unito

31.945

32,9%

21,3%

+3,7%

Austria

28.065

24,2%

30,2%

+60,2%

Paesi Bassi

24.535

27,2%

21,0%

+87,4%

Belgio

22.850

35,4%

29,3%

+7,7%

Danimarca

14.715

24,4%

20,6%

+103,5%

Totale UE 28

625.140

29,6%

25,4%

+44,7%

Fonte: elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Eurostat

Ø PRESENZA DI MIGRANTI NELLE STRUTTURE D’ACCOGLIENZA IN ITALIA

 

 

Presenze di migranti nei centri di accoglienza. Febbraio 2015

Regione

Strutture temporanee

CARA/CDA e CPSA

SPRAR

Totale presenze

Distribuzione

Sicilia

5.036

4.231

4.732

13.999

20,9%

Lazio

2.891

830

4.769

8.490

12,6%

Puglia

1.619

2.353

1.854

5.826

8,7%

Lombardia

4.915

 

948

5.863

8,7%

Calabria

1.541

1.458

1.841

4.840

7,2%

Campania

3.740

 

1.080

4.820

7,2%

Piemonte

2.677

 

889

3.566

5,3%

Emilia-Romagna

2.672

 

782

3.454

5,1%

Toscana

2.064

 

549

2.613

3,9%

Veneto

2.191

 

303

2.494

3,7%

Marche

1.174

80

538

1.792

2,7%

Friuli-Venezia Giulia

1.289

258

323

1.870

2,8%

Sardegna

1.020

294

88

1.402

2,1%

Liguria

953

 

313

1.266

1,9%

Molise

704

 

443

1.147

1,7%

Umbria

729

 

373

1.102

1,6%

Abruzzo

733

 

227

960

1,4%

Basilicata

503

 

395

898

1,3%

Trentino A. A.

516

 

149

665

1,0%

Valle d'Aosta

61

 

 

61

0,1%

37.028

9.504

20.596

67.128

100,0%

Elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero dell’Interno

 



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