A scuola le buone prassi dei beni confiscati ai boss
![](/public/rubrica/foto/big/05112021105549.jpg)
Dalla cooperativa che fa il vino 'Centopassi' in memoria di Peppino Impastato alla mozzarella che riscatta la Campania in nome di don Peppe Diana, sino al cinema simbolo della lotta di liberazione di un intero quartiere romano: in un video del Centro Pio la Torre sono stati raccolti i migliori esempi di riutilizzo per scopi sociali dei beni confiscati alla mafia.
A raccontare il percorso di coraggio e speranza dei beni sottratti al patrimonio mafioso e restituiti alla collettività, sono stati i volontari del Centro studi Pio La Torre: Agostino La Rosa, Gianluca Lastrino, Luca Marta, Michelangelo Rappa, Giovanni Settimio, Alessandro Vernengo e Stefano Zampardi. Il filmato spiega il clima che portò all'approvazione della Legge 646 del 1982, nota come Rognoni – La Torre. Un impegno nato dall'intuizione del sindacalista e segretario del Pci e che prosegue oggi, grazie al contributo di cittadini e associazioni. Dall'ex Casa Badalamenti, ora Casa Impastato, alla stessa sede del centro Pio La Torre, dal Nuovo Cinema Aquila di Roma alla Bottega dei sapori e dei saperi di Libera a Palermo: sono alcuni esempi di riutilizzo sociale realizzati in questi anni e citati nel video.
“A livello nazionale, i beni confiscati in sei regioni come Lombardia, Sicilia, Puglia, Calabria, Campania e Lazio costituiscono l'83% del patrimonio totale – dicono i volontari nel video, riportando i dati della relazione dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati del 2019 - mentre il restante 17% è diviso nelle restanti regioni”. Un patrimonio di buone prassi che, a quasi 40 anni dalla legge che ne ha consentito la restituzione ai cittadini, ha bisogno di un'ulteriore spinta, ad esempio grazie a una legislazione europea, come da tempo chiede il centro Pio La Torre.
“C'è una svolta sulla gestione – ha detto il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco – grazie allo 'Schema di regolamento per la disciplina dell’utilizzo dei beni confiscati' elaborato in seno al Tavolo permanente sui beni confiscati istituito nella Prefettura di Palermo. L'auspicio è che sia di esempio per le amministrazioni del resto d'Italia”.
Il video è visibile sul canale youtube del Centro Pio La Torre
al link https://youtu.be/IE1Kh4KoTfM
Ultimi articoli
“Blocco stradale”, il reato che aggira la Costituzione
Assostampa e Odg premiano i cronisti siciliani
La mafia “sommersa”, un modello che intreccia tradizione e innovazione
Cancemi, prima della strage Falcone Riina incontrò "persone importanti”
Francesco Renda, lo storico della Sicilia e del movimento contadino
Il Progetto educativo antimafia, dalla droga la minaccia più grave
Pena di morte e diritti umani, Amnesty: mai tante esecuzioni nel mondo
“O la va o la spacca”, le riforme che preparano lo scempio legislativo della giustizia
Mafia & droga, come è cambiato il mercato degli stupefacenti
Emilio Miceli nuovo presidente del Centro studi Pio La Torre