Rubrica



L’impegno di Juncker per lo sviluppo europeo

Il neopresidente della Commissione ha tracciato un preciso quadro d’intervento:  ridurre l’esercito dei disoccupati,  creare un governo economico dell’Eurozona, colmare  la distanza tra le istituzioni europee e la percezione dei cittadini;  le regole del mercato interno non devono valere più delle regole sociali, introdurre  un salario minimo europeo contro il dumping sociale. 

Franco Garufi

Riscoprire l'oro verde della Sicilia

La globalizzazione dell’economia e la sua finanziarizzazione hanno bisogno di una classe dirigente capace di riproporre una visione del futuro come gli uomini delle serre e dello sviluppo industriale nella ricostruzione post bellica e nella rinascita degli anni cinquanta

Vito Lo Monaco

L’impegno antimafia dell’Italia nell’Unione Europea

L’invito a ritrovare “l’anima di un Europa”, al di là dell’arido spread, all’altezza dei valori ideali dei padri fondatori dopo le distruzioni delle guerre del momento, è un nobile programma. Va ribadita anche la necessità di una legislazione e una procura antimafia europea che prosegua la strada tracciata dal precedente Parlamento di Strasburgo


La Corte dei conti promuove Crocetta con riserva

Le parole forti del procuratore generale contro la corruzione testimoniano il clima di preoccupazione determinato da vicende balzate agli onori della cronaca, ma la relazione della Corte merita di venir letta con attenzione anche per lo spaccato che fornisce della situazione della finanza regionale e per le valutazioni sulle cose da fare per evitare un ulteriore peggioramento. La mappa dei buchi da coprire


Franco Garufi

La repressione funziona, la prevenzione no, la mafia prospera.

Da Palermo a L’Aquila, le imprese mafiose dimostrano grande vitalità. Tutto ciò è  stato reso possibile dalla debolezza della politica che ha fatto finta di non vedere e non sapere. Tutti dovranno cambiare approccio: partiti, politici, governi, Chiesa, sindacati e associazioni datoriali. Non basta più la condanna morale o peggio l’antimafia ipocrita 


Il fuoco amico che fa traballare il governo

Mentre il governatore sta cercando- a suo modo- di impedire che la Sicilia precipiti nel pozzo senza fondo della crisi finanziaria che si coniuga ogni giorno di più con il deperire tragico delle migliori risorse di quest'isola, dal segretario del suo partito arrivano le bordate più micidiali



La svolta necessaria dell'Unione Europea

S’impone un nuovo modello di sviluppo che punti a recuperare prioritariamente la vivibilità dei nostri territori urbani e rurali. Tutto ciò senza investimenti pubblici e privati diventa una perorazione più che un programma politico concreto. Difendere un territorio dalla mafia vuol dire proteggerlo dalla crisi, si difende la legalità se si prevengono le azioni criminali e non se ci si limita a reprimerle. 


Il salto di qualità che il governo non riesce a fare

In queste ore l'Ars tenta di approvare la manovra ter per esorcizzare lo spettro del commissariamento, ma l'attenzione della politica è rivolta alla difficile ricostruzione di un equilibrio tra il Partito Democratico e il presidente della Regione che consenta al governo di uscire dall'impasse. In ogni caso, non si andrà più in là dell'ordinaria amministrazione in una situazione che richiederebbe invece il coraggio di cambiare i paradigmi dell'agire politico.


Se il quartiere si stringe attorno al boss

La pesante situazione  economica e sociale di Palermo e della Sicilia spinge ancora molti  ad avvicinarsi all’economia criminale,  unica valvola di sfogo e di sopravvivenza materiale per migliaia di famiglie.  Occorre individuare percorsi comuni tra società, istituzioni e politica, tra laici e religiosi, per rendere praticabili strategie pubbliche per un modello di sviluppo alternativo


La crisi e i buchi della sanità in Sicilia

L'altra faccia della stretta finanziaria e dell'azione di risanamento economico che ha riportato un numero sempre più grande di aziende sanitarie con i conti in pareggio o comunque con un deficit non superiore al 5%, è rappresentata da una diminuzione della offerta di sanità, da un aggravio del sistema dei tickets che pesa fino a 900 euro l'anno sui bilanci delle famiglie, da una crescente differenziazione della qualità dei servizi, che ha condotto alla constatazione che le condizioni di salute nel Mezzogiorno sono mediamente peggiori che nel resto del paese


L’aeroporto Pio la Torre a Comiso per la pace e lo sviluppo

Con la reintitolazione dell’aeroporto civile di Comiso a Pio La Torre si chiude, definitivamente, un caso politico. Hanno contribuito in tanti: comune, trentacinquemila firmatari della petizione art21, libera informazione, centro La Torre, le più alte istituzioni e i governi, regionale e nazionale, e la tenacia del Centro La Torre.Ora pensiamo al futuro


Anche la mafia si allontana dalla politica

In Sicilia ha vinto il popolo dell'astensione. Il voto clientelare certamente è stato mobilitato. Ma ha riguardato, a quanto pare, gruppi sempre più ridotti di elettori. I governanti locali vengono ritenuti sempre più inaffidabili quali garanti degli scambi che stanno alla base di tale tipo di consenso. Pure agli occhi dei boss il ceto politico appare spesso scarsamente credibile come interlocutore capace di mantenere le promesse che eventualmente fa.

Antonio La Spina