Una settimana di eventi per Livatino e Saetta
10 settembre 2022
Torna puntuale com’è stato anche nei periodi di emergenza Covid-2019 la “Settimana della Legalità Giudici Livatino Saetta” organizzata dall’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino Onlus”. Le iniziative ancora in corso di ulteriore integrazione ed aggiornamento si svolgeranno dal 20 settembre al 3 ottobre con un’appendice a fine ottobre in coincidenza della solennità liturgica. Si svolgeranno soprattutto a Canicattì con puntate anche a Favara, Agrigento, Caltanissetta e Messina. Le iniziative sono organizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale, il mondo scolastico e quello del volontariato sino alla “Pastorale Giovanile” di Canicattì.
“Siamo aperti ad ogni contributo di iniziative e di collaborazione –dice il presidente dell’associazione Livatino, Giuseppe Palilla- per rendere sempre più la testimonianza, l’esempio ed il patrimonio immateriale del Giudice Livatino oggi Beato patrimonio di tutti. Accogliamo con piacere gli inviti e le iniziative del mondo scolastico e professionale che caratterizzeranno l’anno in corso ed anche il prossimo”. La concomitanza con la tornata elettorale ha consigliato gli organizzatori di rinviare alcuni eventi mentre per altri si è nell’attesa di trovare una collocazione ideale che sarà decisa nelle prossime settimane. Il programma così potrebbe dilungarsi anche all’autunno inoltrato. La novità rispetto ad altre recenti edizioni è che quest’anno ritorna il “Corso di formazione per giornalisti” organizzato per il 2 ottobre a Canicattì in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e l’Unione cattolica stampa italiana su tematiche legate all’attività professionale del giudice Livatino che riguardano in maniera specifica gli operatori dell’informazione e della giustizia. Anche quest’anno sono stati mantenuti gli appuntamenti religiosi e laici in ricordo del presidente Antonino Saetta e del figlio Stefano e di Rosario Livatino, vittime innocenti della vile barbarie mafiosa.
I primi due furono uccisi nella tarda serata del 25 settembre 1988 sul viadotto Giulfo lungo il vecchio tracciato della S.S. 640 Porto Empedocle - Caltanissetta mentre improvvisamente stavano facendo rientro a Palermo dopo aver partecipato a Canicattì al battesimo del nipote. Livatino invece venne ucciso la mattina del 21 settembre 1990 in contrada San Benedetto dall’altra parte della stessa strada statale alle porte di Agrigento mentre anche lui senza scorta stava recandosi in tribunale per il suo ultimo giorno di lavoro prima delle ferie estive la cui precedenza aveva ceduto ai colleghi non siciliani o con famiglia. Il via delle iniziative è per martedì 20 settembre a Canicattì nella chiesa S. Domenico alle 20 con una veglia di preghiera organizzata dalla “Pastorale Giovanile” di Canicattì che sarà presieduta da don Giuseppe Livatino, omonimo e non parente del Beato e già postulatore diocesano della Causa Livatino. Seguirà una fiaccolata dalla chiesa S. Domenico sino al mezzobusto di Rosario Livatino del maestro Lillo Costanza collocato davanti la chiesa di S. Diego; altro luogo di culto frequentato dalla famiglia Livatino. Il giorno della ricorrenza del trentaduesimo anniversario cioè mercoledì 21 settembre alle 10,30 nella chiesa S. Domenico di Canicattì funzione religiosa in memoria del giudice Rosario Livatino cui seguirà a mezzogiorno alle porte di Agrigento in contrada S. Benedetto del vecchio tracciato della strada statale 640 l’omaggio alla stele fatta erigere dai genitori in ricordo del loro unico figlio. Nel giorno del trentaquattresimo anniversario del duplice barbaro e vile assassinio con tecnica stragista del presidente Antonino Saetta e del figlio Stefano cioè domenica 25 settembre alle 9,30 al cimitero comunale di via Nazionale a Canicattì omaggio floreale alla tomba cui seguirà una funzione religiosa e a mezzogiorno l’omaggio al cippo fatto erigere da don Fausto Curto D‘Andrea sul luogo dell’agguato nei pressi del viadotto Giulfo sulla S.S. 640 in territorio di Caltanissetta a cura dell’amministrazione comunale di Canicattì.
Domenica 2 ottobre 2022 dalle 9 e per l’intera mattinata a Canicattì nel complesso monumentale ex Badia destinato ad essere “Centro attività e studi per la salvaguardia della legalità e dal rischio derivante dalla criminalità” in via Mariano Stabile corso di formazione per giornalisti sul tema “Segreto istruttorio e diritto di cronaca. Due facce della stessa medaglia alla luce degli insegnamenti del magistrato Rosario Livatino” organizzato dall’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino Onlus” in collaborazione con l’Ordine regionale giornalisti e l’Unione cattolica stampa italiana. Relatori saranno Salvatore Vella, Procuratore aggiunto facente funzioni di Procuratore capo di Agrigento; don Giuseppe Livatino e Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e tesoriere Odg Sicilia. I lavori saranno introdotti da un delegato dell’associazione Livatino mentre porterà il saluto della città il sindaco Vincenzo Corbo e per l’associazione Livatino il presidente Giuseppe Palilla. Ultimo appuntamento per il momento in calendario è per lunedì 3 ottobre 2022 alle 16,30 a Messina nell’aula di rappresentanza della Corte d’Appello con la cerimonia di consegna dei “Pro bono Iustitiae” e “Pro bono Veritas” a cura del “Movimento nuova presenza Giorgio La Pira” animato da Calogero Centofanti. Ancora da decidere l’eventuale svolgimento della manifestazione artistica per studenti “I Madonnari disegnano la Legalità e la Giustizia” così come le iniziative in coincidenza della solennità liturgica del Beato Rosario Angelo Livatino di sabato 29 ottobre 2022. “Questo è un programma che vorremmo divenisse patrimonio di tutti ed arricchito –dice Giuseppe Palilla- di ulteriori iniziative. Una di questa che ci piacerebbe realizzare con l’aiuto di laici e fedeli è per esempio l’apertura della cappella dove riposano le spoglie del Magistrato Martire e Beato durante l’anno e non solo in coincidenza di particolari momenti o solennità. L’invito a tutti quindi è di contattarci e proporsi e proporre iniziative”. Già comunque il mondo scolastico ed i fedeli si sono fatti avanti per una serie di incontri che si svolgeranno dal prossimo autunno in poi non solo in Sicilia ma anche nel resto d’Italia. Non si parlerà solo di Livatino e delle altre vittime della violenza criminale, terroristica e mafiosa ma soprattutto di valori ed esempi con il coinvolgimento della magistratura, forze dell’ordine, società civile, clero, associazionismo ed il mondo della cultura.
di Enzo Gallo
“Siamo aperti ad ogni contributo di iniziative e di collaborazione –dice il presidente dell’associazione Livatino, Giuseppe Palilla- per rendere sempre più la testimonianza, l’esempio ed il patrimonio immateriale del Giudice Livatino oggi Beato patrimonio di tutti. Accogliamo con piacere gli inviti e le iniziative del mondo scolastico e professionale che caratterizzeranno l’anno in corso ed anche il prossimo”. La concomitanza con la tornata elettorale ha consigliato gli organizzatori di rinviare alcuni eventi mentre per altri si è nell’attesa di trovare una collocazione ideale che sarà decisa nelle prossime settimane. Il programma così potrebbe dilungarsi anche all’autunno inoltrato. La novità rispetto ad altre recenti edizioni è che quest’anno ritorna il “Corso di formazione per giornalisti” organizzato per il 2 ottobre a Canicattì in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e l’Unione cattolica stampa italiana su tematiche legate all’attività professionale del giudice Livatino che riguardano in maniera specifica gli operatori dell’informazione e della giustizia. Anche quest’anno sono stati mantenuti gli appuntamenti religiosi e laici in ricordo del presidente Antonino Saetta e del figlio Stefano e di Rosario Livatino, vittime innocenti della vile barbarie mafiosa.
I primi due furono uccisi nella tarda serata del 25 settembre 1988 sul viadotto Giulfo lungo il vecchio tracciato della S.S. 640 Porto Empedocle - Caltanissetta mentre improvvisamente stavano facendo rientro a Palermo dopo aver partecipato a Canicattì al battesimo del nipote. Livatino invece venne ucciso la mattina del 21 settembre 1990 in contrada San Benedetto dall’altra parte della stessa strada statale alle porte di Agrigento mentre anche lui senza scorta stava recandosi in tribunale per il suo ultimo giorno di lavoro prima delle ferie estive la cui precedenza aveva ceduto ai colleghi non siciliani o con famiglia. Il via delle iniziative è per martedì 20 settembre a Canicattì nella chiesa S. Domenico alle 20 con una veglia di preghiera organizzata dalla “Pastorale Giovanile” di Canicattì che sarà presieduta da don Giuseppe Livatino, omonimo e non parente del Beato e già postulatore diocesano della Causa Livatino. Seguirà una fiaccolata dalla chiesa S. Domenico sino al mezzobusto di Rosario Livatino del maestro Lillo Costanza collocato davanti la chiesa di S. Diego; altro luogo di culto frequentato dalla famiglia Livatino. Il giorno della ricorrenza del trentaduesimo anniversario cioè mercoledì 21 settembre alle 10,30 nella chiesa S. Domenico di Canicattì funzione religiosa in memoria del giudice Rosario Livatino cui seguirà a mezzogiorno alle porte di Agrigento in contrada S. Benedetto del vecchio tracciato della strada statale 640 l’omaggio alla stele fatta erigere dai genitori in ricordo del loro unico figlio. Nel giorno del trentaquattresimo anniversario del duplice barbaro e vile assassinio con tecnica stragista del presidente Antonino Saetta e del figlio Stefano cioè domenica 25 settembre alle 9,30 al cimitero comunale di via Nazionale a Canicattì omaggio floreale alla tomba cui seguirà una funzione religiosa e a mezzogiorno l’omaggio al cippo fatto erigere da don Fausto Curto D‘Andrea sul luogo dell’agguato nei pressi del viadotto Giulfo sulla S.S. 640 in territorio di Caltanissetta a cura dell’amministrazione comunale di Canicattì.
Domenica 2 ottobre 2022 dalle 9 e per l’intera mattinata a Canicattì nel complesso monumentale ex Badia destinato ad essere “Centro attività e studi per la salvaguardia della legalità e dal rischio derivante dalla criminalità” in via Mariano Stabile corso di formazione per giornalisti sul tema “Segreto istruttorio e diritto di cronaca. Due facce della stessa medaglia alla luce degli insegnamenti del magistrato Rosario Livatino” organizzato dall’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino Onlus” in collaborazione con l’Ordine regionale giornalisti e l’Unione cattolica stampa italiana. Relatori saranno Salvatore Vella, Procuratore aggiunto facente funzioni di Procuratore capo di Agrigento; don Giuseppe Livatino e Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e tesoriere Odg Sicilia. I lavori saranno introdotti da un delegato dell’associazione Livatino mentre porterà il saluto della città il sindaco Vincenzo Corbo e per l’associazione Livatino il presidente Giuseppe Palilla. Ultimo appuntamento per il momento in calendario è per lunedì 3 ottobre 2022 alle 16,30 a Messina nell’aula di rappresentanza della Corte d’Appello con la cerimonia di consegna dei “Pro bono Iustitiae” e “Pro bono Veritas” a cura del “Movimento nuova presenza Giorgio La Pira” animato da Calogero Centofanti. Ancora da decidere l’eventuale svolgimento della manifestazione artistica per studenti “I Madonnari disegnano la Legalità e la Giustizia” così come le iniziative in coincidenza della solennità liturgica del Beato Rosario Angelo Livatino di sabato 29 ottobre 2022. “Questo è un programma che vorremmo divenisse patrimonio di tutti ed arricchito –dice Giuseppe Palilla- di ulteriori iniziative. Una di questa che ci piacerebbe realizzare con l’aiuto di laici e fedeli è per esempio l’apertura della cappella dove riposano le spoglie del Magistrato Martire e Beato durante l’anno e non solo in coincidenza di particolari momenti o solennità. L’invito a tutti quindi è di contattarci e proporsi e proporre iniziative”. Già comunque il mondo scolastico ed i fedeli si sono fatti avanti per una serie di incontri che si svolgeranno dal prossimo autunno in poi non solo in Sicilia ma anche nel resto d’Italia. Non si parlerà solo di Livatino e delle altre vittime della violenza criminale, terroristica e mafiosa ma soprattutto di valori ed esempi con il coinvolgimento della magistratura, forze dell’ordine, società civile, clero, associazionismo ed il mondo della cultura.
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