Un’evasione teatrale che parte da dentro per andare oltre se stessi.

Cultura | 8 giugno 2017
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Detenuti che per un intero anno di formazione teatrale saranno, sabato 10 giugno nel teatro Pagliarelli, attori protagonisti di storie e azioni che diventano scena su un palco allestito come luogo del sogno, in cui tante anime aspettano, confuse vagano senza una meta, cercano di trovare un diverso cammino.

I piedi sono piedi mica testa o mani per esempio. I piedi non ne raccontano di storie. Tu ci guardi i piedi a uno e capisci. I piedi soffrono di verità. Aprendo un giornale “Rompicapi per un mese”, con le vignette, i paradossi, “Forse non tutti sanno che”, i cruciverba, gli anagrammi, “Scopri il personaggio sconosciuto”, i quiz di ogni tipo, i giochi a premi gli indovinelli coi più sciocchi trabocchetti, “I casi dell’ispettore tizio” e le altre sciarade di tutte le qualità e misure trovate a un certo punto il rebus….

Così inizia lo spettacolo, con un invito a pensare a riflettere su quale strano enigma sia l'uomo! Occorre risolvere un rebus, lavorare d'ingegno, scomporre ogni singolo quadretto del rebus per trovarci un senso compiuto, una ragione a quell'enigma che si chiama vita. 


Il progetto Evasioni - spiega la regista Daniela Mangiacavallo - è stato molto intenso ed emozionante. Giorno dopo giorno il nostro tentativo è stato quello di permettere ai ragazzi di poter evadere attraverso il gioco teatrale, di andare oltre se stessi, di superare se stessi. Sfidando le proprie capacità, il proprio "saper fare" e di poter sciogliere quei limiti mentali e sociali che noi stessi, a volte, alziamo come muri. Molti di loro all'inizio di questo percorso teatrale, davanti a un testo da studiare o a un personaggio da interpretare rispondevano "non ci riuscirò mai" o “non sarò in grado di farlo”. Adesso, dopo un lavoro teatrale così elaborato, sono pronti e carichi di energia per affrontare il pubblico. Il teatro in carcere è una possibilità, una grande opportunità per vedere il mondo con altri occhi. EnigmA23 è il frutto di un lavoro sull’onirico, sul cammino dell’uomo rispetto alle proprie scelte e ai propri sogni”. 


Nel luogo del sogno tanti personaggi si alternano. Due cuochi si apprestano a preparare una vita più buona e più bella, due vecchietti in un traffico assordante non riescono mai ad attraversare la strada e tra una scena e l'altra la nostra coscienza genuina si incontra e si scontra con la cattiveria e la prepotenza dei molti. Allo spettacolo seguirà una video installazione fotografica di Francesca Lucisano. A breve anche un video documentario realizzato dal regista Paolo Brancati racconterà lo straordinario lavoro dall'inizio ad oggi.


Il progetto Evasioni Teatro Legalità e Cultura è realizzato grazie ai finanziamenti della Regione Sicilia, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, nell’ambito del Programma A.P.Q. “Giovani Protagonisti di sé e del Territorio (CreAzioni Giovani), linea di intervento n.3 Giovani e Legalità”. E grazie al sostegno della Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.





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