Perchè un siciliano su due non ha votato
L'analisi | 28 settembre 2022
L’astensione è stata anche in questa occasione il dato più caratterizzante nel voto per le Regionali in Sicilia: nonostante l’Election Day, la coincidenza di Elezioni Politiche e Regionali, domenica scorsa ha votato nell’Isola meno di 1 elettore su 2. Appena il 49%. Oltre 2 milioni di siciliani non si sono recati alle urne.
L’Istituto Demopolis ha indagato sulle ragioni dell’astensione. “Emerge – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – una chiara compromissione della fiducia dei cittadini. Una larga maggioranza dei siciliani, il 52%, appare convinta che la politica regionale non sia in grado, da molto tempo, di incidere sulla vita reale delle famiglie nell’Isola”.
Tra quanti si sono recati alle urne si conferma una tendenza sempre più netta in Sicilia: soltanto una minoranza, poco meno di un terzo, dichiara di aver votato in base alla propria appartenenza di partito. “Ad influire – aggiunge Pietro Vento – è stata soprattutto la scelta del candidato alla Presidenza, dirimente per il 40% di chi si è recato alle urne; ha pesato anche, per il 38% degli elettori, il candidato in lista per l’ARS a livello provinciale: è un dato, quest’ultimo, rivelatosi importante per il Centro Destra e che ha contribuito a favorire, nell’ultima settimana, un’ulteriore crescita del consenso al nuovo Presidente della Regione Renato Schifani”.
L’analisi dei flussi elettorali conferma gli spostamenti del voto rispetto al 2017. L’Istituto Demopolis ha analizzato la composizione del consenso al nuovo Presidente della Regione: su 100 elettori che hanno scelto oggi Renato Schifani (quasi 900 mila), 82 avevano votato Musumeci alle Regionali del 2017. 4 elettori odierni su 100 di Schifani avevano votato nel 2017 per Giancarlo Cancelleri, 3 per il candidato di Centro Sinistra Mìcari; un segmento di 10 su 100 proviene infine da quanti 5 anni fa non avevano votato.
Significative le variazioni del consenso a Renato Schifani nelle 3 aree metropolitane: 40% a Palermo, 47% a Catania, 29% a Messina dove ha pesato la presenza del suo principale competitor Cateno De Luca (che nella provincia dello Stretto ha superato il 50%). Tra le 9 province, a premiare maggiormente Schifani è stata con il 51% delle preferenze, la provincia di Agrigento.
Tra le qualità maggiormente riconosciute dai siciliani al neo Presidente della Regione emergono la competenza e la capacità di governare, legate alla sua lunga esperienza politica. Nella percezione dell’opinione pubblica, Schifani è anche concreto, mentre appena il 16% lo ritiene innovativo.
Demopolis ha analizzato infine le preoccupazioni economiche delle famiglie e l’agenda dei siciliani per il nuovo Presidente della Regione.
“A preoccupare in vista dell’inverno – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – è soprattutto l’aumento del costo della vita e dell’inflazione. 8 su 10 evidenziano l’incremento, non sostenibile per la gran parte delle famiglie e delle imprese, delle bollette di gas ed energia. L’esigenza di un sostegno al potere d’acquisto delle famiglie supera, per la prima volta nell’Isola, la priorità storica dell’occupazione e del lavoro”.
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