Patto tra ricerca accademica e azione nella lotta alla criminalità organizzata

Società | 19 settembre 2022
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Formale sinergia tra ricerca accademica e azione sul campo nella lotta alla criminalità organizzata. È questo il risultato del protocollo di intesa sottoscritto tra l’Università degli Studi di Milano e l’Arma dei Carabinieri lo scorso 15 settembre, rispettivamente rappresentate dal Rettore, Elio Franzini, e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi. La convenzione, siglata presso la Sala Napoleonica dell’Università Statale di Milano, intende promuovere attività di formazione che vedranno coinvolto il personale dell’Arma nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Studi sulla criminalità organizzata, quest’ultimo istituito nel 2017 su iniziativa del professore Nando dalla Chiesa e oggi coordinato dal professore Fabio Basile. “È per noi un grande onore poter supportare l’Arma dei Carabinieri in una delle loro missioni più importanti a servizio dell’Italia, ovvero la lotta alla criminalità organizzata- ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini-. Siamo certi che la nostra esperienza in merito potrà costituire un grande valore aggiunto”. L’intesa tra il mondo accademico e quello dell’Arma non rappresenta un plus soltanto per i militari, ma anche un arricchimento per chi fa ricerca, come sottolineato dallo stesso Rettore: “È chiaro che con l’ingresso in questo dottorato dell’Arma dei Carabinieri noi possiamo accrescere il nostro bagaglio di esperienze reciproche. Noi portiamo lo studio, la ricerca e l’innovazione e l’Arma dei Carabinieri la dimensione dell’esperienza”. La collaborazione tra le due istituzioni costituisce un pregio anche per l’Arma, come ha spiegato il Comandante Generale dei Carabinieri, Teo Luzi: “Questo accordo ha un grandissimo valore perché quando si parla di criminalità organizzata il primo tema è culturale. La sottoscrizione di un protocollo formalizza la volontà di fare sistema e noi manderemo un ufficiale, che verrà selezionato tra quelli del Ros, che darà un contributo culturale e formativo a questa importante Università milanese”. L’interesse dell’Arma a partecipare all’unico dottorato in Italia sulla criminalità organizzata nasce dalla consapevolezza che sia «indifferibile la produzione sia di nuovi saperi scientifici sia di nuovi profili e sensibilità professionali- ha aggiunto Luzi-. Un eccellente esempio di fecondo scambio tra il necessario sapere accademico e l’indispensabile esperienza professionale”. L’accordo tra l’Arma e l’Università di Milano giunge nel quarantesimo anniversario dell’uccisione del generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, facendo assumere all’iniziativa un ulteriore valore come sottolineato dal figlio dello stesso generale ucciso dalla mafia: “Per noi è un grande onore e anche un grande riconoscimento. Questo Dottorato è nato al servizio del Paese e una cooperazione prestigiosa ma impegnativa come quella con l’Arma dei Carabinieri ne è la conferma- ha precisato Nando dalla Chiesa-. La didattica e la ricerca scientifica dell’Università degli Studi di Milano sui temi della criminalità organizzata non potranno che trarne importanti benefici”.
La cerimonia si è svolta nell’ambito del Decennale di Studi sulla criminalità organizzata, promosso dal Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell’Università degli Studi di Milano. Esso ha previsto una serie di incontri svolti dal 12 al 16 settembre e dedicati al tema ‘Mafia, Stato, politica’. Agli stessi hanno preso parte come relatori studiosi, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.
 di Alida Federico

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