In memoria di Angelo Pizzuto, giornalista d'impegno e critico raffinato

Cultura | 30 ottobre 2022
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E’ morto a Roma nelle prime ore del mattino del 30 ottobre, dopo una breve malattia, il critico cinematografico e teatrale Angelo Pizzuto. Nato a Catania nel gennaio del 1950. Diplomatosi in recitazione presso la Scuola del Teatro Stabile della sua città, è stato attore e aiuto regista dal 1966 al 1970. Tra i suoi maestri: Romano Bernardi, Salvino Ajello, Franca Manetti, Turi Ferro. Inizia la carriera di critico teatrale e cinematografico, esordendo sulle colonne dei quotidiani “Corriere di Sicilia” ed “Espresso Sera”, per poi assumere la critica drammatica ed il ruolo di inviato per il cinema presso il quotidiano “La Sicilia”. Giornalista dal 1971, si è trasferito a Roma, nel 1972, per svolgere l'incarico di addetto stampa del Ministero del Turismo e Spettacolo e della F.e.d.i.c (Federazione nazionale dei Cineclub, aderente all'A.g.i.s.). Diplomatosi nel 1983 ai primi corsi sperimentali dell'Istituto Superiore di Giornalismo, presso l'Università di Camerino, ha collaborato con “Paese sera”, “L'Ora”, “Rinascita”, “L'Arena” e di “Radio Rai3”. Redattore di “Cinemasessanta”, corrispondente del quotidiano “Il Giornale del Sud” (su incarico di Giuseppe Fava), critico di "testate" storiche quali “Sipario”, “Hystrio”, “Filmcronache”, “La Rivista del Cinematografo”, “Il Giornale dello Spettacolo”, “Cinema d'oggi”, “PrimaFila”. Corrispondente per cinque anni dei programmi in lingua italiana di TeleCapodistria (Slovenia) e di Radio Bucarest International, è stato consulente di festival ed eventi culturali, quali il Premio "Salvo Randone" di Sciacca e la Mostra di Cinema di Montecatini.
Ha anche svolto attività didattica (Storia del Cinema comparata al Teatro) presso l'Accademia Nazionale di Arte Drammatica e il C.I.S.A di Lugano. Ha fatto parte dell’on-line “InScena” della cui cooperativa editoriale è stato vice-presidente e responsabile delle pagine di cinema. E’ stato fra i pochissimi critici ad occuparsi con metodo dei rapporti fra cinema e teatro, individuando (e analizzando) sin dagli anni settanta le realizzazioni sceniche che avessero derivazione filmica dal punto di vista del soggetto, del linguaggio, della ‘trasposizione’ di opere cinematografiche più o meno famose. E’ stato finalista al Premio Viareggio del 1980. Nel 1987 ha vinto il premio "Leader", a Milano, per il giornalismo specializzato; nel 1997, ex aequo con Carmen Velcu (caporedattore di Radio Bucarest International) il "Fondi-La Pastora" per la critica teatrale e nel 2011, ad Assisi, il Premio "Domenico Meccoli" – Scrivere di Cinema. Ha collaborato con Asud'Europa, la rivista del Centro Studi "Pio La Torre", con l'Associazione di libera stampa "Articolo21" e con il “Quotidiano dei Contribuenti”.
 di Franco La Magna

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