Da Malacarne a Pantelleria, la superba timidezza di Calaciura

Cultura | 3 gennaio 2017
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‘Avevamo toccato terra come gli scampati del diluvio universale. Poi a piedi, come per la fuga in Egitto. Ancora acqua, fuoco, freddo. Ecco l’Europa. Sentivamo l’odore della metropoli, il sentore del sottoscala, il profumo dei soldi. Vicina quanto il respiro di questo ponte….Avevamo raggirato i controlli e la dogana della biglietteria scavalcando il filo spinato del cantiere….Papà mi spingeva da dietro….Aveva una smorfia di gelo e di dolore. Scendevano lacrime o era mare a inzupparci…’.Sono parole tratte da “Il ponte sullo Stretto”, racconto che insieme ad altri nove compone il libro “Bambini e altri animali” di Giosue’ Calaciura , Sellerio editore 2013.

Giosué Calaciura nasce a Palermo nel 1960, è un giornalista, scrive per quotidiani e riviste, è un autore Rai ma è soprattutto uno scrittore. Come gli scrittori autentici è riservato ed ama stare in disparte. “Ho scelto questa mia sottoesposizione per timidezza, fragilità e forse anche per superbia, dice. La mia non è una scrittura facile, io scrivo per la pagina e pago questa unidimensionalità.”

Gesualdo Bufalino diceva che si scrive sempre per se stessi, per sfogarsi, per lavarsi il cuore, si scrive per dialogare con il lettore sconosciuto.

La scrittura di Calaciura è greco-sicula, di rara bellezza. Non è né accomodante né divertente. È una scrittura sociale, che intinge la penna nel mare e nei profumi della terra per poi fotografare col sangue una realtà che è sotto gli occhi di tutti, che è parte della Storia di questo nostro tempo che sembra maledetto. Ogni sguardo di Calaciura è una visione.

Il lettore viene trascinato nel sottosuolo del destino segnato, senza sconti di leggerezza. Calaciura affonda la penna fino in fondo, risparmiandoci il banale lieto fine.

‘Prima non c’era , e poi c’era. Rigurgiti della Creazione l’hanno gettata a ingarbugliare le rotte dei navigatori preistorici. Non avevano mappe né carte per leggere e per scrivere. Si annunciavano lo stupore della scoperta gridando da un natante di giunchi all’altro: “guarda l’isola che prima non c’era”… da Pantelleria, editore Laterza.

La scrittura di Calaciura è una scrittura greca, e non potrebbe essere altrimenti, che ignora il tempo ma sottolinea l’aspetto, il come. I greci si esprimevano considerando l’azione, ignorando il tempo, si chiedevano come, invece del quando. Calaciura fa lo stesso, si chiede come avvengono le cose e ce le descrive minuziosamente, in tutto il loro sviluppo. I fatti che lui descrive sono scritti nel loro divenire. Scrive di quello che non vogliamo vedere, nemmeno immaginare. Scrive per raccontare senza imbellettare.

Leggendo i libri di Calaciura si rimane meravigliati, stupiti. Ci si trova di fronte ad uno scrittore che ha nelle sue parole, parole antiche che richiamano la storia della letteratura siciliana. La letteratura deve molto alla Sicilia.

Ill verismo di Capuana, Verga, di Federico de Roberto è un richiamo per Giosue Calaciura che ha preso anche dalla scrittura poetica di Quasimodo, da quella asciutta e rigorosa di Leonardo Sciascia, da quella di lutto e di luce di Bufalino. La scrittura di Calaciura risulta essere un impasto stupefacente di tutte le influenze di questi padri siciliani.

Parafrasando Bufalino, si potrebbe dire che leggendo Calaciura con tutt’e due gli occhi, della natura e della cultura, vediamo i colori sposarsi alle parole e in questa alleanza spiegarci la cifra inconfondibile di un’anima.

Sulla quarta di copertina del suo Bambini e altri animali, Jerome Ferrari, vincitore del premio Gouncourt 2012, scrive: Di fronte a Calaciura proviamo lo stesso stupore che ci assale quando leggiamo Thomas Bernhard. Ecco, se lo dice un premio Gouncourt c’è da crederci.

Libri di Giosué Calaciura:

Malacarne, 1998 Baldini e Castoldi

Sgobbo , Baldini e Castoldi premio selezione Campiello 2002

Disertori, Einaudi 2001

Luna nuova, nuovi scrittori del Sud – Argo 1997

La figlia perduta. La famiglia dello Slum 2005 Bompiani

Urbi et orbi Baldini e Castoldi 2006

Bambini e altri animali Sellerio 2014

Pantelleria ed. Laterza 2016

La penitenza 2016



 di Brunella Lottero

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