Rubrica
Il racconto di Brusca sugli orrori
"Bastava un'altra strage, un altro colpo e Salvatore Riina avrebbe vinto". Parola di Giovanni Brusca libero dopo 27 anni di carcere. Lui che ha premuto il telecomando che scatenò l'inferno a Capaci, lui che fece sciogliere nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, lui che posizionò l'autobomba per Rocco Chinnici.Giuseppe Martorana
Femminicidi, la svolta e le nuove tutele
Un primo traguardo, seppure parziale, per il disegno di legge che introduce nella legislazione penale italiana il delitto di femminicidio e nuove norme per contrastare la violenza nei confronti delle donne: è stato approvato dal Senato e trasmesso alla Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva.Pino Scorciapino
Rocco Chinnici, il padre
del pool antimafia
Giuseppe Martorana
Il fenomeno Trump, l’immagine al potere
Concetto Prestifilippo
Cosa nostra e il ritorno
della zona grigia
Emilio Miceli
La Sicilia nei nuovi scenari militari
Come negli anni degli euromissili a Comiso. Sulla Sicilia torna a incombere la maledizione di essere “nel centro mirino”, per prendere a prestito il titolo di un film del 1993 interpretato da Clint Eastwood. Nel “centro del mirino” nucleare.Pino Scorciapino
Femminicidi, qualche ragionevole proposta
La strage infinita dei femminicidi raggiunge vertici di efferatezza – come l’uccisione a maggio ad Afragola di Martina Carbonaro, fidanzatina-bambina quattordicenne cresciuta troppo in fretta – ma quanto a contromisure si arranca.Pino Scorciapino
L’8 luglio dei ragazzi
che cercavano la libertà
Emilio Miceli
Lo Monaco, mafia
braccio armato
della classe dirigente
Franco Plataroti
La Sicilia cuore
della lotta
per la pace
Emilio Miceli
Decreto sicurezza, il volto repressivo dello Stato
14 è il numero che rimarrà scolpito nella storia politica del governo di destra. 14 sono le leggi approvate dal Parlamento in 14 articoli del decreto sicurezza. La maggioranza sostiene che così il cittadino è più tutelato ma in realtà le nuove norme riducono il campo dei diritti.Elio Collovà
Brusca e gli altri, l’apporto prezioso dei pentiti
Giovanni Brusca è un nome altisonante, ben conosciuto non solo nel mondo giudiziario ma anche nella società civile. Le sue dita hanno premuto il telecomando che ha fatto saltare in aria la macchina di Giovanni Falcone e quelle della sua scorta.Elio Collovà