Rubrica



Voto di scambio, una buona legge fatta male

La nuova formulazione del 416 ter costituisce un significativo progresso rispetto al passato là dove aggiunge alla promessa o dazione di denaro quella ben più realistica di “altre utilità”. E’ controversa invece la questione delle pene su cui alla fine ci si è assestati: vi è chi le considera non del tutto adeguate sia rispetto alla gravità e pericolosità delle condotte in oggetto sia rispetto alla scarsa funzione deterrente che potrebbero avere, tenuto conto che con quelle basse “tariffe” il rischio di finire in carcere sembra ridotto, mentre alta è la probabilità che tutto possa sfumare in prescrizione.

Gian Carlo Caselli

Mafia-politica, l’allarme sociale che viene dai giovani

Il report sulla percezione del fenomeno mafioso da parte di studenti italiani e tedeschi, promosso dal Centro Studi Pio La Torre e commentato da qualificati (e volontari) esperti, anche quest’anno conferma quanto rilevato negli anni scorsi, ma con qualche significativa novità sulla quale vorremmo richiamare l’attenzione.


La pericolosa campagna per l’Europa

Gli elettori sono chiamati ad esprimersi su tre grandi temi:  l’Europa dei popoli e della crescita, per la sinistra; l’Europa dell’austerità e dei tecnocrati, per la destra moderata; l’uscita dall’Europa, per la destra estrema, da Le Pen alla Lega e a Grillo. Tre modi molto diversi di rispondere al malessere popolare che investe l’Unione e le sue politiche sinora deboli e contraddittorie di fronte la crisi.



Un governo di salvezza regionale

Superata la crisi, ora s'impone  di uscire immediatamente dallo stallo: basta tatticismi, alt alle lotte di potere sulla testa dei siciliani. Crocetta ha l'occasione, che difficilmente si ripeterà, di far tesoro anche dei propri errori: d'ora innanzi basta annunci, non più enfasi televisiva, si avviino tavoli seri e propositivi di confronto con le parti economiche e sociali per trovare insieme le soluzioni per far fronte al crescente disagio sociale ed alla necessità di riprendere il cammino di uno sviluppo qualitativamente diverso. Il presidente sappia essere altrettanto abile a governare di quanto ha mostrato nella manovra politica. 

Franco Garufi

La contraddizione dei Liberi Consorzi

La legge regionale che istituisce i Liberi Consorzi dei comuni è pubblicata nella GURS del 28 scorso,nel momento in cui una crisi politica, che si protrae da tempo, investe la Regione sino al punto di suggerirne addirittura il commissariamento. È una palese contraddizione tra un atto di grande rilievo politico-istituzionale e storico, in attuazione dello Statuto, e una richiesta di scioglimento dell’ARS.


Il ruolo del sindacato nella lotta per il lavoro

Esiste ancora una capacità del sindacato confederale siciliano di rappresentare con una logica unificante le complessità di un mondo del lavoro che si è frantumato? E’ una delle domande a cui bisogna rispondere con urgenza, non c’è rappresentanza senza base produttiva


Papa Francesco e la mafia

In questi vent’anni la Chiesa, da Giovanni Paolo secondo a Benedetto sedicesimo, e ora con Papa Francesco che prende per mano il prete antimafia più noto e impegnato, Luigi Ciotti, ha impresso un movimento in senso antimafioso irreversibile. Le mafie sono fuori dall’Ecclesia. Il processo è avviato, ma dovrà conquistare ancora l’animo di tutti i cattolici e non, di tutti i parroci e vescovi.

Vito Lo Monaco

Il potere del narcotraffico sui governi del mondo

Illustrati a Palermo i risultati di un progetto portato avanti dalla Fondazione Rocco Chinnici, in partenariato con le università di Palermo (dipartimento di Scienze giuridiche, società e sport) e Salamanca (Instituto de Ciencias de la seguridad), il più antico ateneo spagnolo.  Una ricerca volta a delineare la situazione attuale del narcotraffico e le sue evoluzioni, così come le strategie di contrasto, e per altro verso a rilevare esigenze formative tramite interviste a esponenti delle forze di polizia.


Antonio La Spina

L’impegno di Pio La Torre per Monreale

Dal 1964 al 1968, l’allora  regionale del Pci siciliano partecipò attivamente alle sedute del Consiglio comunale, guidando l’opposizione a una Dc monolite che dal dopoguerra guidava la vita amministrativa. Ora una targa nell’aula consiliare, proposta dall’Associazione culturale Albanova, ne ricorda la figura. 



Si ricomincia a parlare di lotta alla mafia

L’attenzione contro i boss ha ricevuto un impulso significativo, per ora solo sul piano mediatico. Se seguiranno atti attuativi, forse potremo parlare d’inizio di una svolta. Ci riferiamo ai concomitanti pronunciamenti, in sede europea e nazionale, relativi alla confisca dei beni e al perfezionamento della legislazione antimafia: la direttiva europea sulla confisca dei beni proventi da reato del 25 febbraio scorso; le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulle cinque mosse che il suo governo farà per sconfiggere le mafie; la visita della Commissione antimafia in Sicilia.


La mia e-mail a Renzi (e Crocetta)

Carissimi presidenti, vi scrivo per ricordarvi due o tre cose sui fondi europei a disposizione della Sicilia, assegnati e spendibili, e  consigliarvi due o tre modi di non perdere quest'ultima occasione che si presenta per lo sviluppo di un'isola devastata da una delle più gravi crisi economiche del dopoguerra.

Franco Garufi

Il patto europeo contro le mafie

Il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sulla confisca dei proventi di reato. L’evoluzione è innegabile. Potremo avere un atto vincolante per gli Stati membri che regolamenta le procedure di confisca in tutta l’Unione europea. Questo non era assodato, se consideriamo quanto difficile è stato convincere gli Stati membri di quanto seria fosse la minaccia del crimine organizzato dentro i confini dell’Unione europea e dell’importanza di misure come la confisca.


Franco La Torre