Un murale per Pio La Torre nella scuola dove formò la sua coscienza antimafia
Società | 18 marzo 2024
Sarà inaugurato il 29 aprile, alla vigilia dell’anniversario dell’assassinio di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, il murale che Igor Scalisi Palminteri realizzerà dopo che gli studenti avranno scelto uno dei tre bozzetti presentati con un’iniziativa pubblica alla presenza anche di Franco La Torre figlio di Pio. Franco La Torre è presidente del comitato che sta lanciando una sottoscrizione per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del murale.
«La mafia è il braccio di una parte della classe dirigente. L’esplorazione della rete di relazioni tra mafia, affari, politica e corruzione – afferma Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi Pio La Torre, tra i promotori dell’iniziativa – è il motivo dell’impegno antimafia di Pio e di quei magistrati che hanno peso la vita in questa battaglia. Non dobbiamo dimenticare che l’organizzazione criminale, senza protezione politica, non è mafia e su questo terreno chi ha tentato di esplorare questo rapporto, queste relazioni non ce l’ha fatta. Parlo di tanti magistrati, poliziotti, giornalisti».
«Il nostro percorso con il Progetto educativo antimafia che si è appena concluso – sottolinea Loredana Introini, presidente del Centro Pio La Torre – lo testimonia con le 115 scuole e alcune case circondariali del Paese che ci hanno seguito e con le quali abbiamo interagito, creando dibattito, riflessioni e risvegliando coscienze. Questa è un’altra tappa del nostro impegno che ci vede presenti e attenti a mettere in pratica la legalità nel segno della memoria».
L’Iti Vittorio Emanuele III è la scuola in cui si è formato Pio La Torre, ma non solo.
«L’hanno frequentata anche alcuni di quei poliziotti – conclude Lo Monaco – che hanno messo la propria vita al servizio della comunità tutta. Intitolare questa scuola a Pio e Rosario è il segnale che questo è concretamente il luogo in cui la formazione diventa impegno antimafia. Cambiare il suo nome non è solo ribadire che non si può ricordare un regnante che ha sostenuto il fascismo e le leggi razziali, ma è un segnale di condivisione dei valori espressi da chi ha creduto nella giustizia e nella democrazia. L’emozione più grande è stata accorgersi e toccare con mano l’emozione di un passaggio importante, come di testimone, capace di rompere con un passato buio nel quale nessuno può più rivedersi e rispecchiarsi».
Per contribuire alla realizzazione del murale si può aderire alla sottoscrizione popolare, con il versamento di un contributo libero da intestare a: Comitato “A Pio La Torre dall’Iti Vittorio Emanuele III”. Banca: UniCredit. IBAN: IT 56 Q 02008 05209 000107035833.
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