Un adolescente su due è vittima di bullismo, quasi nessuno chiede aiuto
Giovani | 3 febbraio 2023
In Italia un adolescente su 2 è vittima di bullismo o cyberbullismo. Il 76% tra ragazzi e ragazze considera il web un ambiente pericoloso ma solo il 5% in caso di problemi si rivolge ad un adulto. E per 7 su 10 la scuola non fa abbastanza per affrontare il problema. Sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes, che in vista del 'Safer internet day' del 7 febbraio ha raccolto i pareri di oltre 3.400 giovani di età compresa tra i 14 e i 26 anni.
In particolare, il 47,7% dei ragazzi è vittima di bullismo o cyberbullismo e il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico (lo denuncia il 37% dei partecipanti). Seguono, ma con ampio distacco, origine etnica (7%), orientamento sessuale (5%), condizione economica (3,5%), religione (3,3%), identità di genere (1,9%) e disabilità (1,3%).
Cinque su 10 hanno assistito a violenze fisiche, specie scherzi pesanti (38%) e aggressioni (19%). Tra le violenze psicologiche spiccano episodi di emarginazione ed esclusione (48%) e le umiliazioni pubbliche (38%). Gli effetti di questo tipo di violenza generano perdita di autostima e di fiducia negli altri nel 38% dei partecipanti al sondaggio, oltre a isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei (21%). Nel 21% dei casi si registra un peggioramento del rendimento scolastico o addirittura il rifiuto della scuola. Il 19% tra ragazzi e ragazze dice di aver sofferto di ansia sociale e attacchi di panico ma tra gli effetti subiti dalle vittime di bullismo ci sono anche disturbi alimentari (12%) depressione (11%) e autolesionismo (8%).
Come detto, solo il 5% tra loro si rivolge ad un adulto o a uno sportello se assiste a episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 14% non fa nulla, la maggioranza cerca di dare un supporto diretto alla vittima e non lasciarla sola. D’altra parte, che ne siano vittime o meno, il 31,5% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo: il 24% lo fa con amici, il 21% con la mamma (mentre solo il 3% ne parlerebbe col papà), il 6% con gli insegnanti e solo l’1,42% con lo psicologo a scuola. Per il 70% tra i partecipanti al sondaggio proprio la scuola non fa abbastanza per prevenire questi due fenomeni.
Quasi otto ragazzi su 10 hanno paura del web e il cyberbullismo è la minaccia più temuta dagli adolescenti quando sono online - ad affermarlo è il 23% del campione - ma sono percepite come minacce anche il furto di identità (18%) e l’alienazione dalla vita reale (18%). Il 55% tra i ragazzi ammette che i propri genitori non controllano la loro attività online.
Terre des Hommes, che negli anni ha realizzato campagne di sensibilizzazione per la sicurezza dei minori online, anche a livello internazionale, lo scorso maggio ha presentato una proposta di riforma legislativa per rendere il web un ambiente più protetto. In occasione del Safer internet day chiede ai ragazzi e alle ragazze di firmare e condividere la petizione lanciata a sostegno di questa proposta di riforma: «vogliamo fare arrivare chiaramente alle istituzioni - spiega - la richiesta di una maggiore attenzione nei confronti del benessere e della sicurezza dei minori, anche quando si parla di Rete».
In particolare, il 47,7% dei ragazzi è vittima di bullismo o cyberbullismo e il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico (lo denuncia il 37% dei partecipanti). Seguono, ma con ampio distacco, origine etnica (7%), orientamento sessuale (5%), condizione economica (3,5%), religione (3,3%), identità di genere (1,9%) e disabilità (1,3%).
Cinque su 10 hanno assistito a violenze fisiche, specie scherzi pesanti (38%) e aggressioni (19%). Tra le violenze psicologiche spiccano episodi di emarginazione ed esclusione (48%) e le umiliazioni pubbliche (38%). Gli effetti di questo tipo di violenza generano perdita di autostima e di fiducia negli altri nel 38% dei partecipanti al sondaggio, oltre a isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei (21%). Nel 21% dei casi si registra un peggioramento del rendimento scolastico o addirittura il rifiuto della scuola. Il 19% tra ragazzi e ragazze dice di aver sofferto di ansia sociale e attacchi di panico ma tra gli effetti subiti dalle vittime di bullismo ci sono anche disturbi alimentari (12%) depressione (11%) e autolesionismo (8%).
Come detto, solo il 5% tra loro si rivolge ad un adulto o a uno sportello se assiste a episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 14% non fa nulla, la maggioranza cerca di dare un supporto diretto alla vittima e non lasciarla sola. D’altra parte, che ne siano vittime o meno, il 31,5% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo: il 24% lo fa con amici, il 21% con la mamma (mentre solo il 3% ne parlerebbe col papà), il 6% con gli insegnanti e solo l’1,42% con lo psicologo a scuola. Per il 70% tra i partecipanti al sondaggio proprio la scuola non fa abbastanza per prevenire questi due fenomeni.
Quasi otto ragazzi su 10 hanno paura del web e il cyberbullismo è la minaccia più temuta dagli adolescenti quando sono online - ad affermarlo è il 23% del campione - ma sono percepite come minacce anche il furto di identità (18%) e l’alienazione dalla vita reale (18%). Il 55% tra i ragazzi ammette che i propri genitori non controllano la loro attività online.
Terre des Hommes, che negli anni ha realizzato campagne di sensibilizzazione per la sicurezza dei minori online, anche a livello internazionale, lo scorso maggio ha presentato una proposta di riforma legislativa per rendere il web un ambiente più protetto. In occasione del Safer internet day chiede ai ragazzi e alle ragazze di firmare e condividere la petizione lanciata a sostegno di questa proposta di riforma: «vogliamo fare arrivare chiaramente alle istituzioni - spiega - la richiesta di una maggiore attenzione nei confronti del benessere e della sicurezza dei minori, anche quando si parla di Rete».
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