Truffe sui fondi pubblici, record italiano: il ruolo della Procura Europea contro le mafie

Economia | 6 marzo 2023
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E' stata pubblicata il Report di attività per il 2022 dell'EPPO, la Procura Europea recentemente istituita. Ultima nata tra le istituzioni europee, è operativa solo dal 1 giugno 2021, la Procura è generalmente poco conosciuta. Essa è stata istituita nell'ambito della cooperazione rafforzata tra 22 dei 27 paesi europei (non hanno aderito Ungheria, Irlanda, Polonia , Svezia e Danimarca ) ed ha sede in Lussemburgo, come la Corte di Giustizia e la Corte dei conti europea. In collaborazione con Europol è incaricata di vigilare sull'utilizzo dei fondi europei e combattere frodi e corruzione.
La struttura centrale è costituita da un procuratore capo (attualmente la romena Laura Codruta Kovesi) e da un collegio di procuratori degli stati partecipanti. Le modalità di nomina del procuratore europeo italiano sono state definite col decreto legislativo n. 9 del 2 febbraio 2021. E' stato nominato il dottor Danilo Ceccarelli il quale in un'intervista ha sottolineato il carattere innovativo della prima Procura sovranazionale ed ha dedicato particolare attenzione ai rischi connessi alla massa di finanziamenti che arriveranno agli stati membri. “Sappiamo” ha dichiarato che una tale quantità di finanziamenti...comporterà per forza condotte criminose tendenti ad accaparrarseli... Siamo sicuri che questo straordinario afflusso di fondi europei ...aumenterà il nostro lavoro in modo notevole”.

L'attività dell'EPPO assume la massima importanza per la corretta attuazione del Next Generation EU (più noto in Italia come PNRR), aprendo una nuova fase nella storia dell'integrazione europea, come è stato qualche giorno fa autorevolmente ricordato dalla procuratrice capo in occasione della presentazione del Report : “abbiamo bisogno di adeguamenti organizzativi e giuridici... (perché)...l'attuazione dei vari Pnrr aumenterà a dismisura il volume degli interessi finanziari dell’Ue da proteggere». Per quanto riguarda l'Italia, con decreto del 15 aprile 2021, sono stati nominati venti procuratori europei delegati dislocati nei nove uffici territoriali di Bari, Bologna, Catanzaro, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Sono di competenza dell'EPPO:
-I reati contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio da cui consegua una lesione degli interessi finanziari dell'Unione
-Le condotte fraudolente ai danni del bilancio dell'Unione, comprese le operazioni finanziarie quali l'assunzione e l'erogazione di prestiti
-I delitti contro il sistema comune dell'IVA, compiuti in due o più stati membri ed il cui danno complessivo sia almeno pari a 10 milioni di euro
-I delitti consumati o tentati da cui consegue la distrazione o l'appropriazione indebita di fondi o beni provenienti dal bilancio dell'Unione o da bilanci da questa gestiti o gestiti per suo conto
-I delitti di riciclaggio, autoriciclaggio, favoreggiamento reale , impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita. Inoltre l'EPPO è competente per i reati di partecipazione ad un'associazione criminale avente come scopo la commissione dei reati sopra indicati.

La procura europea si configura come organismo strutturalmente indipendente dai singoli stati e i suoi procuratori sono completamente indipendenti dalle procure nazionali. (Cfr. Altalex).
La relazione sull'attività del 2022 evidenzia che nel corso dei dodici mesi l'EPPO ha conteggiato 1.117 “indagini attive” su frodi di vario tipo
per un controvalore complessivo stimato in 14,1 miliardi di euro.
L’Italia guida la classifica con ben 3,2 miliardi totali a fronte di 285 investigazioni in corso. Nel nostro paese nel 2022 sono state
aperte 265 indagini EPPO per un controvalore stimato di 2
miliardi (ma se si aggiunge il pregresso si arriva al dato
generale, ovvero 3,2 miliardi a fronte di 285 investigazioni
aperte). Di questi, 2,7 miliardi sono frodi all’Iva. L’EPPO ha
ricevuto in tutto 354 denunce e ben 330 sono
arrivate dalle autorità nazionali.
Purtroppo il Report non consente di rilevare i dati a livello regionale. Appare tuttavia assai utile individuare le aree tematiche coinvolte nelle indagini per quanto riguarda il nostro paese. 83 indagini riguardano i programmi di agricoltura e sviluppo rurale, 7 i programmi marittimi e la pesca, 2 la cooperazione internazionale, 22 i programmi regionali e di sviluppo urbano, 4 i programmi relativi alla formazione ed alla cultura, 6 i programmi di ricerca ed innovazione, 5 i programmi per l'occupazione la coesione sociale e i programmi di valutazione, 1 il clima e l'ambiente, 9 indagini i programmi di ricostruzione e resilienza (è il nostro PNRR, le cui risorse nel 2022 non erano però sostanzialmente ancora nella disponibilità delle amministrazioni), 1 i programmi di mobilità e trasporto, di energia e di digitalizzazione. Ancora: 7 indagini coinvolgono i programmi per l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese. 8 riguardano altri programmi oppure sono casi dubbi.
Sono dati che fanno pensare ad una significativa presenza del Sud e della Sicilia nelle attività criminali, in particolare se si pone mente al grande numero di indagini concernenti l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ma anche ai programmi dei fondi strutturali le cui risorse sono prevalentemente concentrate nel Mezzogiorno d'Italia. La Sicilia, comunque è all'attenzione, della Procura, come si evince anche dall'allegata notizia sul portale dell'EPPO con data 3 marzo scorso che riferisce di un'importante operazione della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di beni per 600.000 euro a carico di un agricoltore del Messinese.
 di Franco Garufi

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