La vigilanza necessaria nel sistema delle forniture

14 aprile 2023
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Molte aziende, nella fase del caos che si è creato sui bonus, sono collassate e pur di non fallire avranno fatto le inumane cose per poter galleggiare e non affogare.
Nel settore dei lavori pubblici, perlopiù, la corruzione agisce al livello dell’affidamento e la concussione nel corso dell’esecuzione dei lavori mentre il rapporto con la malavita organizzata agisce, in maniera più o meno organica, soprattutto al livello di subappalto e delle forniture ed il tacito rapporto tra i diversi livelli si esplicita spesso nel momento in cui ognuno chiama in soccorso l’altro.
Per quanto riguarda in particolar modo le forniture occorre sottolineare che per ciò che riguarda beni e servizi, il sistema dell’edilizia si approvvigiona per il 94,8% dei casi, attingendo alla produzione interna spesso in prossimità del cantiere e coinvolge l’80% dei settori economici.
E’ nel sistema delle forniture di materiale da cava, del calcestruzzo (il ciclo illegale del cemento, che a livello nazionale guida la classifica delle filiere illegali per il 31%), del movimento terra e del conferimento a discarica del materiale di risulta che si avviano spesso nuovi intrecci criminali. In questi settori, Cosa Nostra spa, può ricavarsi spazi di manovra inediti attraverso la prassi del condizionamento rilevando attività appetibili, facendo si che vengano negate a ditte che storicamente e meritatamente operano sul territorio autorizzazioni invece legittime grazie alle compiacenza di talune pubbliche amministrazioni, accelerando o ritardando il pagamento delle forniture o dei servizi, reclutando la manodopera necessaria all'esecuzione dei lavori. Si ha ragione di credere che numerose attività legate al sistema delle forniture possa essere stato fatto oggetto di continui passaggi di proprietà in prossimità dell’avvio dei cantieri di grandi opere pubbliche finanziate dal PNR.
Questo è in sostanza quello che è avvenuto sino a questo momento mentre dal primo luglio, quando il “criminogeno” nuovo codice degli appalti, quello voluto dal ministro Salvini entrerà in vigore con l’assegnazione diretta fino a 150.000 euro o al ricorso agli inviti per gli appalti fino a 5.382.000 euro sarà molto difficile che i lavori assegnati attraverso tali sistemi, il 98,7% del totale degli appalti pubblici, possa non essere pesantissimamente condizionato dalle infiltrazioni criminali, in maniera sofisticata, sin dalle prime fasi di ideazione dell’opera da realizzare.
Per i lavori privati, invece, la centrale unica malavitosa opera sin da subito e le trame più sottili sono quelle ordite dai consulenti.
Giovanni Pistorio

Che l’alta ingegneria criminale, Cosa Nostra spa, abbia scelto, da tempo, di scegliere quale terreno d’elezione quello dei lavori privati e che lì agisca come se si trattasse di una holding è cosa più che nota da anni agli osservatori più attenti.
In questi ultimi anni, infatti, sono assurti alla cronaca le vicende giudiziarie che hanno riguardato il geometra Giuseppe Li Pera che dopo avere agito, insieme ad Angelo Siino a cavallo tra gli anni 80 e 90 tanto da essere definito “sottosegretario dei lavori pubblici di cosa nostra adesso in affari per la realizzazione di parchi eolici con Vito Nicastri prestanome di primo livello del boss Matteo Messina Denaro e le più recenti vicende giudiziarie di Luigi e Maria Salvo , figli di Ignazio Salvo che trasferiti a Reggio Emilia per fare affari con la società LG Costruzioni srl impegnata nella realizzazione di ville di lusso avrebbe intrattenuto rapporti di lavoro con società riconducibili a imprenditori di ndrangheta vicine al Grande Alacri di Cutrò.
Per tornare alla cronaca è chiaro che per quanto riguarda l’utilizzo dei bonus edilizi nel caso in cui gli imprenditori sono entrati in difficoltà a causa delle incertezze e dei blocchi nonché dei crediti incagliati gli stessi è molto probabile che si siano affidati a strozzini o abbiano ceduto quote di loro pertinenza anche a metà del loro valore reale e penso che su tale questione si tornerà a parlare quando gli sviluppi del reticolo di intrecci sarà interamente svelato.
Per quanto ci riguarda temiamo pure che si proverà a scaricare le difficoltà delle imprese interamente sul groppone dei lavoratori, rischia di dilagare il lavoro totalmente in nero falsificando, per sfuggire alle norme sulla congruità , anche le autorizzazioni e i titoli abitativi così come è avvenuto poco tempo fa a Siracusa.
Strumenti per contrastare il lavoro irregolare ce ne sarebbero tanti e gli enti bilaterali dell’edilizia sono la prima efficace barriera contro le irregolarità del sistema, dei veri presidi di legalità sul territorio ma tutte le istituzioni dovrebbero utilizzare meglio le informazioni a loro disposizione incrociando i dati e denunciando gli atti criminali in maniera meno timida.
Per quanto ci riguarda, oltre che alla presenza vigile all’interno del sistema bilaterale, stiamo provvedendo a rafforzare i nostri uffici legali e la nostra vigilanza attiva sul territorio nel tentativo di rendere la vita dura ad ogni tentativo di sopraffazione a danno dei lavoratori e del sistema tutto.
 di Giovanni Pistorio

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