La fotografia e gli scrittori siciliani: critici, osservatori, amateurs
Pubblichiamo l'abstract di “La fotografia e gli scrittori siciliani: critici, osservatori, amateurs”, scritto da Gina Bellomo nell'ultimo numero della rivista internazionale di studi e documenti Pirandelliana.
Gina bellomo è dottoranda in Culture letterarie e filologiche presso l’Università di Bologna.
“Il presente lavoro costituisce il punto di partenza delle mie ricerche di dottorato e prende le mosse da alcuni studi compiuti in occasione della mostra di fotografie inedite di Leonardo Sciascia Leonardo Sciascia e la fotografia a cura di Diego Mormorio, tenutasi presso l’omonima Fondazione di Racalmuto tra il 2020 e il 2021. Partendo dalle fotografie esposte e dalla collezione permanente – dice -, mi sono concentrata sull’attività di critico di Sciascia in merito alla fotografia e sul rapporto che con essa hanno avuto anche altri scrittori a lui particolarmente cari, i quali hanno contribuito allo sviluppo della sua riflessione sul mezzo fotografico. In tal senso, il saggio fornisce una serie di coordinate storiche e critiche sul rapporto principalmente dei veristi, di Pirandello e di Sciascia con la fotografia, e sottolinea il costante dialogo e confronto tra diverse generazioni di scrittori afferenti al comune bacino letterario della letteratura siciliana”.
Il saggio ha l’obiettivo di ricercare e illustrare i nessi precoci e fecondi instauratisi
a partire dalla metà dell’Ottocento tra fotografia e letteratura italiana, volgendo l’attenzione
alla peculiare realtà siciliana. Attraverso lo sguardo di Leonardo Sciascia, critico vigile e acu-
tissimo, si esaminano le numerose interdipendenze tra fotografia e letteratura negli scrittori
della celebre triade verista, ovvero Giovanni Verga, Luigi Capuana e Federico De Roberto, e
in Luigi Pirandello, autore che fu pietra d’angolo per tutta la carriera di Sciascia. Analizzando
gli scritti sciasciani (sia critici che narrativi) sul mondo delle arti visive, il saggio si propone di
mettere in luce i metodi e gli obiettivi della ricerca dello scrittore rispetto alla cultura visuale
e in particolar modo alla fotografia, tracciando nella sua produzione un percorso arricchito
dal costante confronto con autori e artisti internazionali coevi, in particolar modo i fotografi
siciliani Ferdinando Scianna, Giuseppe Leone ed Enzo Sellerio, legati a Sciascia anche da un
rapporto di amicizia. Il contributo si correda altresì di riferimenti biografici utili a segnare le
coordinate dell’evoluzione del pensiero sciasciano in materia di scrittori siciliani e fotografia e
ad aprire la riflessione sulla produzione fotografica – fino a poco tempo fa interamente inedi-
ta – dello stesso Leonardo Sciascia, dando prova della zelante preparazione diretta e pratica,
oltre che teorica, che lega lo scrittore siciliano alla fotografia.
Parole chiave · Letteratura italiana, fotografia, Verismo, fotografi siciliani, arti visive.
Abstract · Photography and Sicilian writers as critics, observers, amateurs
This essay sets out to study and explain the precocious and rich links established between photography and Italian
literature since the second half of the nineteenth century, paying particular attention to the
peculiar reality of Sicily. Through Leonardo Sciascia’s lucid and very acute viewpoint, the
article analyses the numerous interdependencies between photography and literature, which
involve not only the renowned ‘triade verista’, constituted by Giovanni Verga, Luigi Capuana
and Federico De Roberto, but also Luigi Pirandello, whose poetics was a cornerstone for the
Racalmuto writer throughout his whole career. By examining Sciascia’s critic and narrative
writings about the visual arts, this essay will show the methods and purposes of his research
in visual culture and photography by drawing, in the author’s work, a path which is support-
ed by the constant references to international contemporary writers and artists, with special
regards to the Sicilian photographers Ferdinando Scianna, Giuseppe Leone and Enzo Sellerio,
all of them close friends of Sciascia. The essay is then enriched by multiple biographic an-
notations, useful to trace the coordinates of the writer’s observations about Sicilian writers
and photography and to introduce the reflection about the newly published photographic
production of Leonardo Sciascia himself, giving proof of the enthusiastic, both practical and
theoretical expertise, which links the Sicilian writer to photography.
Keywords · Italian Literature, Photography, Verismo, Sicilian Photographers, Visual Arts.
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