L'amore negato di Salvatore Pasqualetto

Cultura | 31 marzo 2023
Condividi su WhatsApp Twitter

A Leonardo Sciascia posero una domanda: “Come si può essere siciliano?” e lo scrittore di Racalmuto rispose: “Con difficoltà”.
La stessa domanda, indirettamente, la pone Salvatore Pasqualetto, ex segretario regionale della Uil.
Che cos'è l'”essere siciliano?”. Forse una condizione umana irreversibile, ma definire e inserire in uno schema rigido le caratteristiche antropologico-culturale di un popolo risulta sempre una operazione ardua ed arbitraria. Ciò è ancora più vero in una regione, in una terra, come la Sicilia. Salvatore Pasqualetto si pone la domanda ma dà anche delle risposte, con il suo ultimo “quasi” romanzo. Si intitola “Un amore negato” e dicevamo un “quasi” romanzo perché è sì un romanzo ma ispirato da una storia vera.
La vicenda è ambientata a Rosolini, “città delle arance”, e li vive il protagonista della storia scritta da Pasqualetto, insieme ai familiari, figlio e moglie. Il protagonista, che si chiama Giovanni, dirige una avviata azienda agricola e vorrebbe farla crescere ancora di più e qui si innescano grandi temi di attualità.
Nel romanzo si intrecciano interessi imprenditoriali con interessi mafiosi, tutto però fa da contorno a quella storia vera alla quale il romanzo si ispira. Un accadimento inevitabile che coinvolge la moglie di Giovanni e quindi lo stesso protagonista. Una storia intrecciata ma mai ingarbugliata da renderla noiosa, anzi, diventa sempre più appassionante e il lettore non vorrebbe smettere di leggere e vorrebbe voltare pagina per scoprire altro.
C'è amore, c'è dolore, c'è dubbio, c'è sospetto, c'è arroganza, c'è rivalsa, c'è tutto questo nell'ultima fatica letteraria dell'ex sindacalista, nativo di Mazzarino, c'è la Sicilia e soprattutto ci sono i siciliani. Pasqualetto evoca contraddizioni di un popolo, parla di Giovanni, parla di Lucia, parla della storia di massaru Peppe, ma tutti costoro sono i siciliani.
L'essere siciliano è una condizione umana irreversibile anche per coloro che hanno scelto di distaccarsi dall'Isola. E in “Un amore negato” anche il protagonista pare che abbia la tentazione di staccarsi, quando scopre cvhe a Roma potrebbe esserci la “svolta” della sua vita, sia professionale che sentimentale , ma rimane solo una tentazione. Salvatore Pasqualetto nel suo romanzo, inconsapevolmente, ma noi pensiamo molto consapevolmente, fa trasparire la “sicilitudine”, che è una particolare interpretazione del sicilianismo.
“Sicilitudine” è una parola esemplata sulla parola francese “négritude” che indica il complesso dei valori etnici e culturali propri delle popolazioni africane, come esaltazione della loro specifica nazionalità.
La “sicilitudine” è chiusura e solitudine e questo spesso traspare dal romanzo, mettendo in risalto la solitudine di un popolo che porta con sé un sentimento di pessimismo ed un legame unico con la propria terra, un senso fortissimo di appartenenza, un orgoglio e una dignità irrinunciabili al di là delle situazioni che si vengono a creare. Questo e altro ancora è il romanzo di Salvatore Pasqualetto.
 di Giuseppe Martorana

Ultimi articoli

« Articoli precedenti