Assostampa, "aderiamo alla marcia per ricordare i giornalisti uccisi"

Società | 24 febbraio 2025
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Assostampa Sicilia, sindacato unitario dei giornalisti, ha annunciato l'adesione alla marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia, che si terrà mercoledì 26 febbraio, in occasione del 42esimo anniversario della storica iniziativa sostenuta dal Centro Pio La Torre. La partecipazione di Assostampa Sicilia a questa marcia, che ricorda il coraggioso impegno di tutti i giornalisti che hanno perso la vita per mano mafiosa, testimonia – dice una nota del sindacato – l'impegno costante della categoria nel contrastare il fenomeno mafioso e nel promuovere i valori di legalità e trasparenza. A rappresentare il sindacato unitario di giornalisti sarà Marina Mancini, componente della giunta regionale.
La marcia prenderà il via alle ore 9 con il concentramento, in piazza Garibaldi, nei pressi di piazzetta Vittime della mafia, a Bagheria. Il corteo si snoderà lungo la via Marcia Antimafia, ovvero la strada provinciale 88, simbolo del riscatto del territorio, e si concluderà alle 11.30 in piazza Matrice, a Casteldaccia. "Aderiamo con convinzione a questa importante manifestazione – dichiara Giuseppe Rizzuto, segretario di Assostampa Sicilia – per rinnovare l’impegno della nostra categoria nella lotta contro la mafia, a partire dai valori della libera informazione e della trasparenza. La nostra partecipazione alla marcia antimafia rappresenta un momento di riflessione e di impegno civile, per onorare la memoria di chi, anche nella nostra categoria, ha perso la vita per mano mafiosa e per ribadire con forza che la nostra terra non può essere ostaggio della criminalità organizzata".
Assostampa Sicilia ha invitato tutti i giornalisti a partecipare numerosi alla marcia, “per dare un segnale tangibile di unità e di impegno nella lotta contro la mafia”.

Molte le adesioni che arrivano dal mondo istituzionale, associativo, scolastico, sindacale. Ci saranno i Comuni del comprensorio, la Commissione regionale antimafia, le consulte giovanili, fondazioni. Tante realtà promuovono così una memoria da proteggere e tramandare anche attraverso il confronto tra generazioni.



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