Anziani, disabili e fragili: l'aiuto del Pnrr che la Sicilia non può rifiutare

22 luglio 2023
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E' stato presentato nei giorni scorsi il rapporto “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore" elaborato dal Forum nazionale del Terzo Settore e da Openpolis. Lo studio si propone come strumento di informazione generale, per scattare una fotografia e aprire una finestra di approfondimento sulle misure a maggiore impatto sociale del Pnrr, quelle che riguardano la cosiddetta Missione 5 componente 2. Fra i temi del rapporto anche la verifica dell'effettivo coinvolgimento degli enti del Terzo settore. Il Report si concentra in particolare su tre categorie fragili della popolazione, destinatarie di misure specifiche del PNRR: gli anziani non autosufficienti, le persone con disabilità ed i senza fissa dimora.

Il testo è complesso e meriterebbe di essere attenzionato nella sua interezza Tuttavia ci limiteremo ad analizzarne i caratteri generali e le refluenze sulla Sicilia. Le risorse assegnate per progetti in questi ambiti ammontano complessivamente a circa 1,31 miliardi di euro. A livello regionale, il territorio a cui sono stati assegnati più fondi è la Lombardia (circa 200 milioni di euro). Seguono Lazio (152,5 milioni), Campania (123,5 milioni) ed Emilia Romagna (circa 107 milioni). I progetti finanziati sono 2036, cioè 89 in meno di quelli inizialmente previsti. 501,6 milioni di euro sono stati assegnati ai territori per progetti riguardanti persone fragili ed anziani, di cui il 36,9% al Sud. 410 milioni di euro i fondi per le persone con disabilità, di cui il 34% al Sud. 405 milioni infine per i soggetti senza fissa dimora, di cui il 29% al Sud.

Tra le criticità riscontrate, si rileva in particolare che numerosi investimenti sono rivolti al finanziamento di infrastrutture rispetto alle quali però sono assenti riferimenti alle modalità di loro utilizzazione ed alle risorse destinate al loro successivo godimento.

Questa difficoltà ha molto pesato nella cosiddetta messa a terra dei progetti in alcune aree territoriali: indietro sono rimaste la Sicilia (78,5% di progetti inizialmente previsti caricati sulla piattaforma), la Lombardia (78,1%) ed il Friuli Venezia Giulia (75,6%). Le principali cause del ritardo sono state individuate nella mancanza di personale e competenze adeguate, nella complessità delle procedure. In Sicilia rispetto ai 171 progetti presentati ne sono stati finanziati 161. I fondi PNRR assegnati alla nostra regione per le persone vulnerabili assommano nel complesso a 88.873.536 euro, una cifra assai consistente che risulta così suddivisa:
Anziani e famiglie: 40.313.735,00 €,
Persone disabili: 24.279.900,00 €,
Persone senza fissa dimora: 24.279.900,00 €.

Per quanto riguarda il primo asse di interventi- anziani e famiglie- va innanzitutto segnalato che l'isola ha ben 1.079,447 residenti oltre i 65 anni di età, pari al 22,3% dei residenti totali.
Vediamo come le risorse sono distinte nei quattro principali filoni di intervento.
Sono stati presentati a livello territoriale 36 progetti famiglie per un totale di finanziamenti diponibili pari a 7.461.088 euro.
I progetti per favorire la deistituzionalizzazione degli anziani (cioà per limitare il ricovero nelle RSA) sono 11 per un totale di 22. 932.800 euro.
17 sono i progetti per la prevenzione dell'ospedalizzazione degli anziani con una dotazione di 5.609.403
23 progetti assistenti sociali per un totale di 4.310.444 euro.

Nel complesso nazionale, la quantità di risorse assegnate ad ogni singolo progetto risulta molto variabile. Per la Sicilia invece i progetti presentati dai comuni di Palermo, Catania, Messina, Agrigento, Marsala, Caltanissetta e Caltagirone sono uguali: 2.640.000 euro ciascuno. Circostanza singolare, trattandosi di comui assai diversi tra di loro per dimensione. Seguono Mazara del Vallo con 1.532.800 euro, Trapani (900.000 euro), Milazzo (820.000) e così via. Openpolis consente in ogni caso di individuare i progetti a livello di singolo comune per che chi avesse curiosità di occuparsene.

Nella nostra regione le persone con disabilità sono 276.000,al di sopra della media nazionale. I fondi assegnato ammontano a 24,28 milioni di euro. Nella classifica nazionale dei principali fruitori, il comune di Catania compare all'11° posto con 2.145.000 euro disponibili. Il comune di Palermo ha un progetto per 715.000 euro, come Vittoria. Messina ha un progetto da 420.000 euro ed un altro da 295.000. Anche in questo caso, se se ha voglia, il modello di Openpolis consente di verificare la situazione comune per comune.

Secondo i dati Istat, le persone senza tetto o senza fissa dimora erano in Italia nel 2021 96.197; di esse il 13,3% sono minori di 18 anni. Tra le città italiane, Messina si colloca al secondo posto dopo Bologna nella spesa a favore dei soggetti a rischio di esclusione sociale. Per i senza dimora la Sicilia avrà a disposizione 11.100.000 euro per l'housing temporaneo, cioè per aloggi provvisori e 16.520.000 per le cosiddette stazioni di posta. Si tratta di centri di servizio e di inclusione per le persone senza dimora. Questi centri devono offrire, oltre a un'accoglienza notturna limitata, servizi importanti come quelli sanitari, di ristorazione, distribuzione postale, mediazione culturale, consulenza, orientamento al lavoro, consulenza legale, distribuzione di beni.

Il comune di Palermo ha progetti per 1.090,000 euro, la medesima cifra di Catania, Messina, Ragusa, Vittoria, Acireale, Milazzo, Sciacca, Barcellona Pozzo di Gotto, Taormina, Siracusa, Agrigento, Marsala e Noto. Fin qui l'elenco delle ingenti risorse a disposizione: mai la Sicilia ne ha avute tante. Purtroppo però assai poco è dato sapere sullo stato di avanzamento dei progetti. Openpolis e Forum del terzo settore sottolineano che l'unico dato utilizzabile è contenuto nella terza relazione del governo per il Parlamento nella quale si legge che, dall'avvio delle attività, sono state erogate le prime tranches di finanziamento a titolo di anticipo pari a circa 29,5 milioni di euro relativi a 391 progetti. Sarebbe davvero complicato estrapolarne dati regionali: perciò, appare indispensabile l'attivazione di tavoli di monitoraggio veri e non puramente formali da parte del governo regionale, allo scopo di evitare che l'accumularsi di ritardi ed inefficienze faccia sprecare alla Sicilia la straordinaria occasione rappresentata dal PNRR.

Franco Garufi



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