Ad Agrigento nasce un parco della memoria per il Giudice Livatino
Società | 10 febbraio 2023
Il progetto in cantiere da tempo è ambizioso ma potrebbe essere realizzato già prima del 21 settembre di quest’anno quando cadrà il XXXIII anniversario del vile e barbaro assassinio del giudice canicattinese Rosario Livatino. E’ stato da sempre il chiodo fisso di Mimmo Bruno funzionario del corpo forestale che di Livatino fu collaboratore nell’allora innovativa sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Agrigento. Già allora Rosario Livatino anticipò i tempi: coordinamento di una struttura investigativa interforze, sala intercettazioni interna al palazzo di giustizia e spiccata sensibilità verso i reati ambientali. Bruno fu il braccio operativo e per questo senso di gratitudine ha accarezzato da sempre il sogno di realizzare in contrada San Benedetto nell’area in cui fu consumato l’agguato, l’inseguimento ed il vile assassino di Livatino un parco per coniugare Memoria e Testimonianza assieme alla cura del verde e del paesaggio.
Si deve a Mimmo Bruno l’idea di creare ad Agrigento una sezione del Conalpa (Coordinamento nazionale alberi e paesaggio) da intitolare a Livatino. Nel nome di Livatino il Conalpa ha trovato anche la collaborazione dell’agronomo Giovanni Lo Iacono presidente della cooperativa Rosario Livatino Libera Terra di Naro che ha curato a titolo del tutto gratuito il progetto, ed il sostegno morale dell’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” attraverso il presidente Giuseppe Palilla, il direttivo ed i soci. Il “Parco Livatino” interesserà una superficie di circa 4.500 metri a valle della stele fatta realizzare con tutte le autorizzazioni amministrative e a proprie spese da Rosalia Corbo e Vincenzo Livatino, anziani genitori del magistrato. Ci sarà da curare la bonifica ambientale ed agronomica così come la messa a dimora di tutta una serie di piante tipicamente siciliane creando dei percorsi e delle installazioni per una didattica sulle vittime della barbarie mafiosa e naturalmente di Rosario Livatino a vantaggio degli studenti e di quanti interessati a comprendere meglio anche certe dinamiche tutt’oggi oscure. Domani mattina il progetto sarà presentato nella Sala Chiaramontana del seminario arcivescovile di Agrigento. Subito dopo bisognerà passare alla fase operativa.
“Deve essere un impegno della società civile, della politica e degli uomini di buona volontà –dicono i soci del Conalpa di Agrigento- manifestare la propria volontà e adoperarsi per la riuscita del progetto che renderà onore a questa nostra terra”. Bisognerà quindi trovare le risorse per realizzare i percorsi, le staccionate e quant’altro necessario. “Rilanciamo l’invito già anticipato da anni ed in più occasioni alle istituzioni –dice Giuseppe Palilla, presidente dell’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino”- di stipulare una convenzione con il Corpo Forestale per la salvaguardia agronomica dell’area ed un’altra con il Dipartimento affari penali, il Giudice di sorveglianza e loro uffici periferici affinché siano gli ospiti del vicino istituto Pasquale Di Lorenzo ad offrire il loro lavoro in maniera del tutto spontanea. Sarebbe una forma di riparazione sociale, di recupero e di riscatto”. In questi anni dopo la morte della signora Rosalia Corbo ed il peggioramento delle condizioni di salute del dottor Vincenzo Livatino sino alla syua scomparsa il 5 maggio 2010 della stele e dell’area circostante si sono presi cura i soci dell’associazione “Amici del Giudice Rosario Livatino” che si occupano anche della “Cappella Livatino” dove riposano le spoglie mortali del primo magistrato elevato agli onori degli altari. Tutto a titolo gratuito così come dovrebbe essere la realizzazione del “Parco Livatino” e sicuramente sarà la successiva gestione dell’area attraverso i soci del Conalpa e di altre associazioni che ne condividono già adesso il progetto che prevede anche un sistema di videosorveglianza e di illuminazione green.
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