A Bagheria assemblea con volontari e istituzioni
13 febbraio 2023
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Ultimi preparativi per la marcia antimafia organizzata dal centro Pio La Torre come quella storica di 40 anni fa, avvenuta nel 1983: si è tenuta al Teatro di Palazzo Butera di Bagheria (in corso Butera) la riunione dei rappresentanti delle scuole, delle università, dei comuni, degli enti e delle organizzazioni sindacali, sociali, culturali e antimafia che hanno aderito alla marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia prevista per venerdì 24 febbraio. Una riunione per fare il punto sulla partecipazione e che arriva a conclusione degli incontri preliminari con le scuole e i consigli comunali, per verificare lo stato di informazione e sensibilizzazione delle cittadinanze, degli studenti e del mondo dell'associazionismo per la riuscita della marcia.
“E' stata un'assemblea cittadina estesa a tutti coloro che si riconoscono in un obiettivo comune – ha detto la presidente del centro Pio La Torre, Loredana Introini – quello di esercitare in presenza forme di cittadinanza attiva contro la mafia”.
“La marcia organizzata dal centro Pio La Torre è nata per coordinare la reazione della gente comune – dice Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro – che era terrorizzata dagli omicidi di mafia e che ha visto una partecipazione trasversale di studenti, sindacati, Chiesa, e gente comune. Un'adesione collegiale che dopo l'arresto del boss Messina Denaro acquista un significato più forte”.
La marcia del 24 febbraio avrà inizio, come di consueto, da Bagheria, per terminare in piazza a Casteldaccia percorrendo quella che era chiamata la strada dei “valloni”, poi rinominata come “Strada della marcia antimafia del 26 febbraio 1983”.
Dopo brevi saluti istituzionali, l'iniziativa del 24 sarà conclusa dagli interventi dei rappresentanti degli studenti (scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, università) per sottolineare il passaggio di testimone tra le generazioni.
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