Rubrica



Comuni siciliani al voto: la Lega non sfonda, crollano i cinquestelle

Vittoria del candidato di centrosinistra al primo turno a Bagheria mentre in altri cinque comuni col maggioritario si andrà ai ballottaggi. Pd fuori a Castelvetrano nonostante il blitz di Zingaretti


Giornata della memoria dei sindacalisti uccisi dalla mafia



Comuni siciliani al voto: la Lega non sfonda, crolla il M5S

Il dato più eclatante è la generale flessione della partecipazione alle urne: appena il 58,44% su scala regionale, con un record di diminuzione dei partecipanti rispetto alle amministrative precedenti che ha toccato il 19,67% a Castelvetrano. In sostanza poco meno di un elettore su due ha preferito disertare le urne, segno di crescente sfiducia nella capacità delle istituzioni democratiche elettive di affrontare e risolvere i problemi della comunità. Il Pd non riesce a risollevarsi nonostante il blitz di Zingaretti a Castelvetrano

Franco Garufi

I pregiudizi del governo gialloverde che non si riescono a superare

Il contratto di governo stipulato dall'attuale maggioranza risulta sempre più irraggiungibile mentre si avvicinano gravi scadenze e incombono nuove emergenze

Diego Lana

Patto morboso tra politici e boss: la denuncia dei giovani

Per quasi il 90% degli studenti esiste un forte rapporto tra mafia e politica. Non stupisce dunque che oltre il 67% dei ragazzi ritenga che lo Stato non faccia abbastanza per sconfiggere le mafie e solo il 25,79% crede che il fenomeno criminale potrà essere definitivamente sconfitto, contro il 44,67% che si mostra più pessimista. Inoltre, alla domanda su chi sia più forte tra lo Stato e la mafia, il 42,36% dice la mafia, il 24,10% ritiene siano ugualmente forti, e il 18,55% assegna il primato allo Stato. Questi alcuni dei dati dell'indagine sulla percezione mafiosa da parte dei ragazzi condotta per il dodicesimo anno dal Centro Studi Pio La Torre tra le cento scuole che partecipano al Progetto Educativo Antimafia.

Davide Mancuso

Festa della Liberazione con polemiche a Palermo

La manifestazione in ricordo del 25 aprile al Giardino Inglese, organizzata da Anpi con la Cgil e Arci, prevista per le 9.30 è stata anticipata alle 8. La posa delle corone di alloro davanti ai cippi che ricordano Pompeo Colajanni (il comandante Barbato, liberatore di Torino), e la divisione Acqui che combattè a Cefalonia, è durata 15 minuti. La visita del ministro Salvini a Corleone ha costretto le Autorità a fare i salti mortali per essere presenti ai due eventi. Un affollato corteo si è snodato poi sino a piazza Verdi dove la Festa è stata conclusa da un concerto con la banda e il coro della Polizia municipale

Angelo Meli

Mattarella: ricordare la Resistenza è un dovere civico



I comuni siciliani al voto tra liste civiche e candidati anomali

A Castelvetrano il test più significativo: comune sciolto per mafia con 27 milioni di disavanzo e 42 milioni di tasse non riscosse, pesano l'ombra del boss Matteo Messina Denaro e della massoneria. Le altre sfide

Franco Garufi

Fra demagogia e populismo, Ibsen di scena all’Argentina di Roma

Apologo impeccabile ed esemplificativo di tanti interrogativi, “Nemico del popolo” ha una struttura di nitida limpidezza che, a tratti, sembra anticipare tanto della dialettica brechtiana


La stampa italiana è libera ma non troppo, aumentano le minacce

Secondo il report 2019 di Reporters sans frontières “il livello di violenza nei confronti dei giornalisti è allarmante e continua a crescere, specialmente in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, così come a Roma e nel Lazio”

Alida Federico

Gianni Parisi, una vita dalla parte dei più deboli

E' stato presidente del Centro Studi Pio La Torre dal 1988 al 2002, dopo essere stato dirigente del PCI, da segretario provinciale di Palermo prima e da segretario regionale poi dal 1976 al 1981. Deputato all’Ars per tre legislature dal 1981 al 1996 e vicepresidente del governo Campione dal 1992 al 1993. Nella sua lunga attività politica si è contraddistinto per il suo rigore morale e il suo impegno politico e culturale. La via democratica del socialismo, la valorizzazione dell’Autonomia Siciliana, il riscatto del Mezzogiorno e l’emancipazione delle classi più deboli furono i suoi obiettivi per una democrazia compiuta senza mafia, clientelismo e corruzione.


"Ecco l'anima di Buscetta", Favino interpreta "Il traditore"

Bellocchio porta sullo schermo la storia del più celebre pentito di mafia che permise a Falcone e Borsellino di portare alla luce la struttura di Cosa Nostra. In concorso al festival del Cinema di Cannes