Rubrica



Oltre un milione di bambini poveri nell'Italia che ignora

A pesare sul loro futuro non sono solo le condizioni economiche del nucleo familiare. Ad avere un enorme impatto nel condizionare le loro opportunità di crescita e di futuro è l’ambiente in cui vivono. Pochi chilometri di distanza, tra una zona e l’altra, possono significare riscatto sociale o impossibilità di uscire dal circolo vizioso della povertà: la segregazione educativa allarga sempre di più la forbice delle disuguaglianze, in particolare nelle grandi città, dove vivono tantissimi bambini, ed è lì che bisogna intervenire con politiche coraggiose e risorse adeguate. Record a Palermo


Quando Simenon si disinteressava di Maigret

"Il gatto" di scena al Piccolo Eliseo di Roma nell'adattamento di Fabio Bussotti. Con Alvia Reale, Elia Schilton e Silvia Maino

Angelo Pizzuto

Giornalisti uccisi in tempo di pace, meno nelle zone di guerra

Il rapporto Unesco sulla sicurezza dei giornalisti e il rischio di impunità: per la prima volta il numero di cronisti uccisi nel mondo è stato più alto nei Paesi in cui non sono in corso conflitti armati. Il vero pericolo è nei Paesi democratici


Docenti italiani i meno rispettati al mondo. Peggio solo Brasile ed Israele

L’Italia è al 33esimo posto su 35 per quanto riguarda lo status degli insegnanti considerando anche il rispetto degli alunni. Avrebbero la loro influenza anche i mediocri risultati scolastici degli allievi

Melania Federico

Al Teatro Savio la nuova stagione della Compagnia delle Fiabe

Musical ispirati ai libri più letti e amati al mondo: “Rapunzel”, “Frozen”, “Colapesce”, “Anastasia”, “Inside Out”. Inno alla vita, all'amore, amicizia, famiglia, rispetto delle tradizioni, integrazione, pace e libertà


Svimez: il Mezzogiorno frena ma la Sicilia è paralizzata


Franco Garufi

La vocazione settentrionale delle opere pubbliche nel nostro Paese

I governi di centrosinistra e di centrodestra da molto tempo hanno deciso di mollare il Mezzogiorno piagnone, irrecuperabile e irredimibile e creare le infrastrutture al Nord che frutta di più

Pino Scorciapino

La beffa dei fondi Ue: rinunciamo per evitare i tagli

La Sicilia e altre regioni a rischio disimpegno hanno chiesto di ridurre il cofinanziamento nazionale del POR FESR al 20%. In sostanza il valore del programma regionale più dotato di risorse scenderà a poco più di 4 miliardi con una notevole riduzione della quota nazionale che viene accantonata e destinata ai cosiddetti programmi operativi complementari. Rinunciando a progetti complessi ma importanti quali il risanamento ambientale, per esempio, con i costi umani che spesso comporta.


Corruzione e mafia limitano i diritti e avvelenano la società

Il ruolo delle mafie e della violenza è stato il tema al centro della seconda conferenza del Progetto educativo promosso per il tredicesimo anno dal Centro Studi Pio La Torre. A moderare il dibattito il giornalista Rino Cascio


Appello alla Commissione Antimafia: aprite al portale del Centro La Torre

Vito Lo Monaco: la richiesta è di tutto il movimento antimafia perché disporre di un portale significa offrire a studiosi, studenti, all’intera società, uno strumento di conoscenza insostituibile


Olmi, Moretti e grandi retrospettive al Torino Film Festival

La kermesse diretta da Emanuela Martini, in programma dal 23 novembre all’1 dicembre, aprirà con il film “The front runner” di Jason Reitman. Pupi Avati guest director della sezione “Unforgettables”

Franco La Magna

Regolamento di conti in Sicilia, la Regione paga i debiti

La situazione finanziaria regionale ha sempre rappresentato un elemento incandescente del dibattito politico siciliano, dando la stura a discussioni in cui non sempre è stato possibile distinguere gli elementi tecnici reali dalle animose polemiche di schieramento. Al 30 settembre scorso la consistenza del debito diretto a carico della Regione siciliana era pari a 5.093.318.188,29 euro in diminuzione di 65. 576.617,90 rispetto al 31 dicembre 2017, derivante dal pagamento a giugno della quota capitale dei mutui e prestiti ancora attivi. E presto sparirà anche il peso dei derivati. Ecco perchè Moody's, una volta tanto, ci ha promosso.

Franco Garufi