Western, horror o poliziesco alla mostra del nuovo cinema a Pesaro
Sarà la più ricca delle edizioni realizzate fino ad oggi la 55.a “Mostra Internazionale del Nuovo Cinema” di Pesaro che quest’anno si svolgerà dal 15 al 22 giugno, come sempre nella città marchigiana, ormai divenuto uno storico ed atteso appuntamento annuale con le sue proposte considerate le più sperimentali ed innovative tra le molte kermesse cinematografiche nazionali. In programma, come sempre, il concorso internazionale (7 film), riproposizioni, film cult restaurati, proiezioni speciali, il cinema al femminile, corti, tavole rotonde, incontri e molto altro. Particolarmente curato il coloratissimo manifesto disegnato dalla “rock star del cinema italiano”, Roberto Recchioni, che riassume tre generi molto frequentati dal genere italiano, il giallohorror, lo spaghetti western e il poliziottesco. «Il tentativo è di dare una panoramica, il più possibile allargata ma inclusiva, agli spettatori che si possono confrontare con opere provenienti da tutto il mondo proiettate nei loro formati originali. Da qui nasce la nostra attenzione a lavorare ancora con la pellicola, 35mm, 16mm e Super8» dice Pedro Armocida, Direttore del festival le cui linee del programma seguono quelle editoriali del comitato scientifico composto anche da Bruno Torri (presidente), Laura Buffoni, Andrea Minuz, Mauro Santini, Boris Sollazzo, Gianmarco Torri e Walter Veltroni.
Sette i titoli in concorso selezionati - opere prime o seconde in anteprima mondiale, internazionale o italiana – che verranno giudicati da due giurie (professionale: Olimpia Carlisi, Amir Naderi e Andrea Sartoretti e degli studenti): “Kamagasaki Cauldron War” di Leo Sato (Giappone 2018) girato in 16mm; “Nona. Si me mojan, yo los quemo” di Camila José Donoso (Cile 2019); “That Cloud Never Left” di Yashaswini Raghunandan (India 2019); “Demons” di Daniel Hui (Singapore 2018); “Bring Me The Head Of Carmen” M. di Felipe Bragança e Catarina Wallenstein (Brasile/Portogallo, 2019): “Inland/Meseta” di Juan Palacios (Spagna, 2019); “Square” di Karolina Bregula (Polonia/Taiwan, 2018). Tra i titoli della sezione “Satellite”, la più avanguardistica, non competitiva, a bassissimo budget, extra-industriale (uno spazio singolare per opere disomogene): “Watna” di Lorenzo Casali e Micol Roubini; “Giacomo Laser e il demone” di Giacomo Laser; “Non c'è nessuna dark side” di Erik Negro; “Variazioni luminose nei cieli della città” di Giuseppe Spina. Dedicato al cinema italiano dei “ b movies”, ossia il cinema di genere nelle sue forme più eterogene, l’evento speciale, accompagnato da un volume omonimo, a cura di Pedro Armocida e Boris Sollazzo, pubblicato da Marsilio.
Questi alcuni titoli notissimi della retrospettiva (taluni divenuti veri e propri “cult movies”): “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, “Gatto a nove code” di Dario Argento, “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo, “Banditi a Milano” di Carlo Lizzani, “Sette note” in nero di Lucio Fulci, “La notte americana del dottor” Lucio Fulci di Antonietta De Lillo, “Regalo di Natale” di Pupi Avati, “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto” di Lina Wertmüller, “L’ultimo capodanno” di Marco Risi, “The Pills – Sempre meglio che lavorare” di The Pills, “Song’e Napule” di Manetti Bros. “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, “Indivisibili” di Edoardo De Angelis. Omaggia anche “Stracult”, il programma di Rai2 da 20 anni alfiere del «cinema italiano che spacca».Personale dedicata a Lee Anne Schmitt una delle artiste e cineaste statunitensi più interessanti, soprattutto per il suo lavoro (quasi sempre in 16 mm) legato al pensiero politico, all'esperienza personale e alla terra. A Pesaro presenterà tutti i suoi film e parteciperà a un incontro con Rinaldo Censi, curatore della personale.
In occasione dell’anniversario di 30 anni della trasmissione televisiva notturna di Rai 3 “Fuori orario” ( “la riserva indiana”, come l’ha definita Bertolucci) che ha rivoluzionato il modo di vedere i film di intere generazioni di cinefili, saranno proiettati “Il sogno dell’India 40 anni dopo” di Tonino De Bernardi (2015), “Garoto” di Julio Bressane (2015), “L’acquarium et la nation” di Jean-Marie Straub (2015), Chant D'hiver di Otar Iosseliani, (2015), “Wating” di Amir Naderi (1974); venerdì 21 fissato un incontro con tutti gli autori del programma. Previsto anche un focus sul cinema spagnolo contemporaneo declinato al femminile con cinque titoli e la partecipazione delle registe: “Ainhoa, yo no soy esa” di Carolina Astudillo Muñoz (Spagna 2018, 98'), “Ana de día” di Andrea Jaurrieta (Spagna 2018, 110'), “Trinta Lumes” di Diana Toucedo (Spagna 2018, 80'), “A estación violenta” di Anxos Fazáns (Spagna 2017, 68'), “Ancora lucciole” di María Elorza (Spagna 2018, 14’). Ospite del Festival Claudio Caldini, uno dei massimi registi sperimentali argentini, proporrà dal vivo i suoi film in super8 con una performance speciale al Centro Arti Visive – Pescheria. La quinta edizione di “Animatori italiani oggi”, rassegna non competitiva curata da Pierpaolo Loffreda e realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e di Macerata, e l’Istituto d’Arte Scuola del Libro di Urbino, anche quest’anno è riservata alle più recenti opere inventive ed emozionanti realizzate da autori italiani di cinema d’animazione. Con “Corti in mostra”, opere di autori giovani, anche un focus su Roberto Catani (Jesi, 1965), che ha realizzato disegni e illustrazioni per la rivista “Lo straniero” diretta da Goffredo Fofi e per la casa editrice Fatatrac di Firenze.
Cinque le serate di mezzanotte a Palazzo Gradari, a cura di Anthony Ettorre, a cavallo, ancora una volta, tra musica e immagini proiettate sul muro di Palazzo Gradari con sonorizzazioni e performance uniche in anteprima per la Mostra del cinema. Il programma, particolarmente ghiotto di quest’anno, è altresì arricchito dal “Concorso (Ri)montaggi. Il cinema attraverso le immagini” primo e unico concorso in Italia e uno dei pochi internazionali, dedicato ai video essay (sarà effettuata una selezione di cinque video essay/recut/mash-up/remix); quindi dal “Premio Lino Miccichè per la critica cinematografica” organizzato da Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, Gruppo Emilia Romagna-Marche (un concorso per critici/recensori, intitolato a Lino Miccichè, fondatore della Mostra con Bruno Torri) per avvicinare i giovani al cinema, mentre il progettto “Re-Framing Home Movies” realizza la salvaguardia e valorizzazione dei film di famiglia con la collaborazione di film maker italiani under 35. La Mostra proporrà una serie di proiezioni speciali (6 anteprime mondiali) e – presentati per la prima volta integralmente – tutti i materiali video analogici open reel, realizzati da Alberto Grifi insieme ad altri videomaker (Franco Barbero, Claudio Caligari, Renzo Costantini) tra il 1976 e il 1977, comprese le 30 ore (27 ore di video open reel e 3 ore in pellicola 16mm) registrate al Festival di Parco Lambro del 1976, una retrospettiva del cinema femminista dal 1968 al 1978 (4 film) accompagnata da una lezione di storia di Federico Rossin Per chiudere un omaggio Bernardo Bertolucci (partendo dall’intervista di Adriano Aprà e Bruno Torri) e alla straordinaria figura della cineasta Barbara Hammer, pioniera del cinema lesbico e scomparsa recentemente a New York all’età di 80 anni, di cui la Mostra proporrà in 16mm il suo film del 1973 “Sisters”. Film di apertura nella grande arena di Piazza del Popolo il celebre “Butch Cassid” (1969) di George Roy Hill, quattro premi Oscar, inserito dall’American Film Institute nella classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi
Walter Veltroni, nuovo componente del comitato scientifico, curerà una serie di incontri «FuoriCinema» con personalità del mondo dello spettacolo e del giornalismo (primi due appuntamenti saranno con Giovanni Floris e Lino Banfi). Per l’ottavo anno consecutivo la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, in collaborazione con Agis Lombardia, presenterà a settembre all’interno della manifestazione “Le Vie del Cinema” 2019 (insieme alla Mostra di Venezia e al Festival di Locarno) i film vincitori del “Premio Lino Miccichè - Concorso Pesaro Nuovo Cinema e del Premio del Pubblico - Cinema in piazza”.
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