Tra sanità, mafia problemi di cuore e un possibile riscatto

Una figura del passato. Una conoscenza legata all’età felice della gioventù, e che riaffiora all’improvviso, apre al giornalista Natale Banco squarci inquietanti. Siamo a Catania e in ballo ci sono stent cardiaci scaduti, un traffico illecito di organi umani e la morte di quattro cardiopatici. Uno scenario di sanità collusa con la mafia tra cattiva politica, corruzione e disprezzo nei confronti dei più deboli. Il romanzo s’intitola “Un cuore per la signora Chimento” ed è il nuovo libro dello scrittore e giornalista catanese Gianni Bonina, nota firma culturale di molte testate. Il romanzo è stato pubblicato da Marlin editore (collana Il Portico, www.marlineditore.it), la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano.
Una somiglianza con
Robert De Niro, una moglie andata via troppo presto, un rapporto ambivalente
con il figlio ventenne e una propensione a essere indipendente e libero,
risultando non gradito a editori e poteri forti, sono le caratteristiche
prevalenti di Natale Banco, cronista del quotidiano “La Tribuna” e di Adnkronos. Bonina lo descrive con una scrittura
elegante, capace di combinare analisi sociale e sguardo letterario su una
Catania ambigua, tra rivelazioni interiori e un giallo che si legge in un
crescendo appassionante. Attorno a Natale Banco, spiccano una serie di
personaggi che rimangono impressi: dall’avvenente ma infida Nina all’ex barbona
e vicina agli ultimi Rosa Bartolotta e alla cronista promettente Mariù. Sfilano
in particolare i volti di potenti senza scrupoli ma l’autore affida al
giornalismo l’occasione per riscattarsi dalle connivenze e contribuire al
prevalere, insperato, della giustizia.
Con perizia, Bonina
sviluppa il racconto avvalendosi di una scrittura ricca di ritmo e complessa
sul piano psicologico, in un’immersione acuta nel ventre di una Catania
avvelenata da collusioni e malaffare. Nello stesso tempo, non mancano i
dettagli poetici, come l’abitudine del protagonista di fotografare l’Etna e i
suoi quotidiani mutamenti: «Natale Banco (...) rimase impressionato a vedere da
casa il vulcano rosarsi e farsi come celestiale. Era successo molte altre volte
e ne conservava le foto, ma mai nei toni propri di un delicato pastello che gli
ricordava la pittura di Piero Guccione, l’artista siciliano che più amava con
Fiume e Gianbecchina. (…) Chiamò Marco perché godesse anch’egli del fenomeno, e
il figlio gli si mise al fianco guardando il Mongibello che pareva essersi
avvicinato di colpo e si potesse toccare».
È fatto anche di questi tasselli inattesi il romanzo “Un cuore per la signora Chimento”, senza perdere di vista l’intreccio narrativo e la riflessione su chi detiene con ogni mezzo il potere. Bonina ha creato personaggi seriali destinati a rimanere nel tempo.
Ultimi articoli
La nuova bussola
politica americana
Ai giovani negato il diritto di restare al Sud
Il ricordo del prete ucciso L’arcivescovo: le mafie sempre scomunicate
Magistratura, la riforma che serve al potere
L'Italia del Censis va sempre più indietro
Casteldaccia ricorda padre Modica ucciso dalla mafia
Qualità della vita, Sicilia sempre più giù
Via tanti talenti, cresce l’emigrazione italiana
Dalle macerie di Gaza può partire la rinascita
La violenza sulle donne,
“non lasciamole sole”