PROGETTO EDUCATIVO ANTIMAFIA 2009-2010

Dopo tre anni di svolgimento di un progetto educativo antimafia seguito da oltre 60 scuole medie superiori siciliane, il Centro Studi intende estendere quest’attività anche alle scuole medie superiori dell’intero territorio nazionale.
L’esperienza realizzata, valutata positivamente sia dagli alunni (da 4 a 6 mila ogni anno) che dai docenti referenti, è consistita in un ciclo di cinque videoconferenze sviluppate con l’apporto volontario di tecnici informatici ed esperti audiovisivi. Le conferenze hanno avuto luogo in una sala centrale di Palermo che ospita una rappresentanza delle scuole aderenti al progetto, assicurando al contempo alle altre scuole del territorio regionale la possibilità di interagire. Il sistema di videoconferenza, infatti, consente di mettere in rete migliaia di studenti. Gli incontri sono stati coordinati da esperti, da testimoni e da protagonisti del movimento antimafia.
L’obiettivo complessivo del progetto è, e sarà ancora, quello di fornire ai giovani gli strumenti culturali per comprendere e riconoscere il fenomeno della mafia, stimolandone una coscienza critica antimafiosa. Esso è rivolto agli studenti delle ultime tre classi, presupponendo una comune conoscenza della storia contemporanea.
 Durante il  percorso educativo è stato somministrato un questionario per rilevare la  percezione dei giovani del fenomeno mafioso, i cui risultati sono stati  presentati al Capo dello Stato, ai gruppi parlamentari nazionali e regionali,  alla Commissione Nazionale Antimafia e al pubblico, e sono stati pubblicati  sulla rivista online del Centro Pio La   Torre, “ASud’Europa” (v. sito www.piolatorre.it ).
                  Il Centro  Pio La Torre  intende riproporre anche per il 2009-2010 il questionario elaborato da un  comitato di alto profilo scientifico, coinvolgendo gli studenti e i loro  docenti che aderiranno al progetto, e farà uso di un campione di confronto che  sarà scelto tra ragazzi che non seguiranno il progetto al fine di poter valutare  gli effetti prodotti dall’azione educativa.
 Alle  scuole che parteciperanno, il Centro intende mettere a disposizione l’atto  unico “Pio La Torre,  orgoglio di Sicilia” scritto da Vincenzo Consolo e pubblicato dal Centro Pio La Torre. Su questo testo  saranno sollecitati gli eventuali gruppi teatrali delle scuole aderenti,  proponendo loro di mettere in scena la pièce. La migliore  rappresentazione, valutata da un comitato scientifico di esperti teatrali e  culturali, sarà replicata al Teatro Politeama di Palermo in occasione della  manifestazione dell’anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario di Salvo  (30/04/1982). I lavori videoregistrati dovranno pervenire al Centro entro  febbraio 2010. 
                  Alle  scuole che lo desiderano, il Centro offre consulenza nell’organizzazione di  visite ai beni confiscati alla mafia (aziende agricole con annesse attività  turistiche gestite da Cooperative sociali). Le spese per la visita saranno  concordate con le stesse Cooperative e saranno a carico delle scuole. 
Tutte le scuole che aderiranno al progetto potranno usufruire di uno spazio nella rivista online “ASud’Europa” che ospiterà i loro interventi.
Il programma e i temi delle videoconferenze sono i seguenti:
- Venerdì 23 ottobre – Tra storia e attualità: cosa sono le mafie nell’era della globalizzazione;
- Lunedì 23 novembre – L’opposizione storica, sociale e politica alla mafia e la ribellione dell’imprenditoria;
- Mercoledì 20 gennaio – Il ruolo femminile nell’organizzazione criminale e nell’antimafia;
- Giovedì 25 febbraio - Le Gerarchie ecclesiali e il fenomeno mafioso: dal silenzio alla parola antimafia;
- Mercoledì 24 marzo – Il ruolo dell’informazione e le vittime nella lotta antimafia: dal giornalismo d’inchiesta alle intercettazioni ambientali.
L’orario  di svolgimento sarà dalle ore 9:00 alle 13:00.
                  I relatori  saranno, come sempre, scelti tra studiosi e accademici, magistrati,  protagonisti sociali, culturali e artistici, dirigenti delle forze dell’ordine  che con i loro comportamenti e studi hanno consentito di approfondire le  conoscenze del fenomeno criminoso. Le videoconferenze prevedono, oltre le  relazioni, dibattiti con gli studenti e presentazioni di documenti audiovisivi  d’epoca e testimonianze di vittime della mafia.