Auguri difficili all'Italia che soffre e anche a chi l'opprime

28 dicembre 2018
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Auguri ai pensionati che oggi sono scesi in piazza a protestare contro il blocco dell'adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori a tre volte il minimo. “Avaro di Moliere” li ha definiti, deridendoli, il presidente del Consiglio professor Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine d'anno. E' questa l'aria che si respira nel bel paese, dove il governo del cambiamento fa cassa sulla pelle dei pensionati che percepiscono oltre 1500 euro mensili lorde, pari a poco più di 1200 euro netti al mese. Scialacquatori che mettono in pericolo i conti italici osando protestare per i pochi euro che vengono loro negati e con i quali avrebbero certamente acquistato ostriche e champagne per le libagioni della notte di San Silvestro. Nel paese finalmente governato dagli amici del popolo sono sempre i soliti a pagare. Auguri ai terremotati dei centri alle pendici dell'Etna.. 

Solidarietà alle famiglie degli sfollati e un respiro di sollievo perché stavolta non ci sono stati morti, ma son d'obbligo alcune riflessioni sulle cause delle sciagure che hanno ripetutamente colpito il nostro paese. A Fleri sono state danneggiate anche le abitazioni ricostruite o ristrutturate dopo il terremoto del 1984. La verità è che una parte notevole del territorio siciliano, ed anche del resto d'Italia, ha elevati indici di rischio sismico; eppure – nonostante le diverse leggi in materia- la prevenzione contro i terremoti non riesce a far breccia nella cultura materiale e nell'azione dei nostri governanti. Si è continuato in questi anni a spendere somme ingenti nella ricostruzione dopo disastri naturali che si sono ripetuti con frequenza altissima, ma resta ancora fermo al palo qualsiasi tentativo di prevenire le conseguenze degli eventi naturali evitando di costruire nelle aree a rischio, imponendo il rispetto assoluto delle norme antisismiche, adeguando il patrimonio edilizio più esposto al rischio. 

Il presidente della Regione Nello Musumeci ha annunciato il censimento degli edifici pubblici siciliani per verificarne la sicurezza sismica: non necessita il dono della profezia per prevedere che la gran parte di essi risulteranno scarsamente o punto resistenti ad eventi tellurici rilevanti. Così pure la gran parte degli edifici scolastici e probabilmente molti ospedali. Cosa si aspetta per mettere a punto un piano di risanamento che garantisca la sicurezza almeno dei principali presidi pubblici? La stessa domanda vale in generale per gli interventi di messa in sicurezza del territorio: a novembre sono bastati due giorni di pioggia più intensa del normale per provocare nove morti a Casteldaccia dove si era consentito addirittura di costruire dentro il letto di un torrente. 

Ecco un altro augurio a questo nostro povero paese: meno sfilate di ministri dopo le sciagure e più provvedimenti concreti capaci di affrontare e risolvere problemi che si trascinano ormai da troppo tempo. 

Auguri al Partito Democratico: trovi presto un segretario e ricominci a parlare ed agire da forza politica del centrosinistra invece che da federazione di comitati elettorali. I partiti sono soggetti essenziali della democrazia, ma hanno un ruolo reale se sono finalizzati a raccogliere, elaborare e tradurre in proposte politiche le istanze che vengono dalle persone e dai gruppi sociali che si propongono di rappresentare. Altrimenti diventano superfetazioni di gruppi dirigenti autoreferenziali in cerca di un posto sulla scialuppa di salvataggio mentre la nave affonda. 

Auguri alla sinistra di tutta Europa che fatica a ritrovare la propria strada e la propria vocazione a rappresentare le speranze di cambiamento dello stato di cose esistente alla vigilia del terzo ventennio del secolo XXI. Una sinistra che riconosca nella costruzione di un'Europa solidale ed attenta ai bisogni dei deboli, nella sostenibilità dello sviluppo, nella lotta alle disuguaglianze il proprio orizzonte culturale e politico e al tempo stesso l'unica piattaforma politica capace di sconfiggere l'egoismo delle piccole patrie ed il sovranismo ammantato di falsa attenzione alle esigenze del “popolo”. 

Auguri infine a Matteo Salvini, l'energumeno che occupa protempore il Viminale e che ha buttato per la strada migliaia di migranti colpevoli di stare antipatici ai suoi elettori. Siamo seriamente preoccupati per i suoi eccessi alimentari, signor ministro degli Interni: a forza di strafogarsi di nutella ed arancini si rovinerà la linea e non potrà più indossare le splendide felpe con cui va in giro per l'Italia a concionare ed imbonire i suoi fans. E vien da concludere:“Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello.” Non si sprema le meningi, onorevole Di Maio , ben comprendo che Ella a scuola già giocava a fare il vice premier e non aveva tempo per queste cose minute: è solo Dante Alighieri.

 di Franco Garufi

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