Rubrica

Nella battaglia di Comiso la grande operazione politica di Pio La Torre fu quella di trovare un punto di incontro tra culture ed esperienze diverse. Un movimento plurale che riuscì a coinvolgere anche le Acli componente importante del mondo cattolico. È questo il ricordo, ma anche il giudizio politico, che di quella stagione pacifista offre Gaspare Nuccio, giornalista, a quel tempo esponente di Democrazia Proletaria. Proprio a partire dalla formazione di un largo movimento, Nuccio sottolinea che in quella fase venne ritenuto possibile uno smantellamento dei missili, come in effetti poi accadde.

Un riconoscimento per il suo “instancabile e coraggioso impegno profuso nella battaglia per il riscatto della Sicilia dal gioco mafioso attraverso la costante promozione della cultura, della legalità e dei valori democratici”. Questa la motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria di Altavilla Milicia a Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro studi Pio la Torre.
Gilda Sciortino

Il Comune di Altavilla concede la cittadinanza onoraria a Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi Pio la Torre. Il riconoscimento sarà conferito alle 18.30 di martedì 4 novembre, sala consiliare “Calogero Zucchetto”.

Mai tema fu più attuale di quello che ha aperto la ventesima edizione del “Progetto educativo antimafia” del Centro studi Pio La Torre. Nell’aula magna dell’Istituto tecnico industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo si è discusso attorno a "La questione giovanile tra disagio e violenza di strada".
Gilda Sciortino
Si terrà martedì 28 ottobre all’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo la prima sessione del Progetto educativo antimafia del Centro studi Pio La Torre. "La questione giovanile tra disagio e violenza di strada" è il tema proposto per la ventiduesima edizione del Progetto.

Durante la campagna sui missili Tele L’Ora assicurò una copertura mediatica di grande impegno. Lo ricorda Mario Azzolini, che fu il primo giornalista ad arrivare all’aeroporto di Comiso subito dopo l’annuncio del piano americano di schierare qui i missili Cruise. I carabinieri prelevarono una cassetta dalla telecamera ma ce n’era una seconda sapientemente nascosta che salvò le immagini appena girate. Azzolini ricorda gli speciali e i numerosi servizi che Tele L’Ora dedicò alla campagna sui missili, alla mobilitazione politica e all’agguato contro La Torre. Quella volta Azzolini tornò in redazione per scrivere ma non riusciva a farlo: “Mi tremavano le mani”.

No ai missili, lotta alla mafia. I due poli dell’impegno di Pio La Torre sono rievocati nella testimonianza di Vito La Monaco, presidente emerito del centro Pio La Torre e dirigente del Pci siciliano al tempo della campagna contro i missili. Proprio quella mobilitazione politica, che raccolse un milione di firme, viene richiamata come traccia dei possibili moventi dell’uccisione di La Torre. Da quell’ambiente potrebbe essere venuta un’indicazione per l’omicidio compiuto dopo la grande manifestazione di Comiso che aveva allargato il perimetro delle adesioni al mondo cattolico.
Se sappiamo guardare oltre gli eccessi celebrativi e l’ego ipertrofico di Donald Trump ci rendiamo conto che gli accordi firmati il 13 ottobre 2025 a Sharm El Sheikh, in Egitto, sono un cessate il fuoco – e non una pace, sia chiaro – più fragile di un bicchiere di cristallo.
Pino Scorciapino
Chi chiederà scusa a Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Rhao? Con il forte sostegno di Giorgia Meloni, la presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo, ha portato avanti un disegno di legge per estromettere dai lavori della Commissione i due senari M5s. Il ddl per ora si è fermato.
Elio Collovà

"Un’inchiesta nella palude del grande sonno". È il titolo di un incontro sull'uccisione del procuratore Gaetano Costa promosso congiuntamente dalla Fondazione Leonardo Sciascia e dalla Fondazione Gaetano Costa. Si terrà il 24 ottobre a Racalmuto.

Con questo articolo del presidente della Fondazione Costa sugli ultimi omicidi che coinvolgono giovani di Palermo e Monreale comincia uno scambio di materiali e di interventi con il Centro studi Pio La Torre. Il materiale sarà pubblicato nei rispettivi siti.
Silvio Russo

Ci sarà sicuramente tempo e modo per interrogarsi sulle cause della violenza giovanile, sul disagio e sui modelli educativi. Oggi, nel giorno in cui è stato versato ancora una volta il sangue dell’ennesimo giovane, abbiamo bisogno di rispondere a domande più immediate.
Emilio Miceli