Relazione sull'attività svolta nel 2009

Il Centro studi Pio La Torre ha potuto sviluppare grazie al contributo della Regione Siciliana e al lavoro volontario dei soci e di tutte le persone che con il loro impegno hanno contribuito alla realizzazione delle finalità individuate all’inizio dell’anno.

Per il raggiungimento di tale obbiettivo è stato prezioso lo svolgimento del progetto educativo antimafia promosso dal Centro Pio La Torre, giunto ormai alla quarta esperienza, con il concorso delle scuole medie superiori della Sicilia e, a partire dall’edizione 2009-2010, con 52 Istituti di tutto il Paese, che hanno consentito attraverso l’uso della videoconferenza di raggiungere migliaia di giovani tra i 16 e i 19 anni e coinvolgerli attraverso le tematiche proposte per ottenere la crescita della loro coscienza critica antimafiosa. Il progetto 2008-09 ha visto la conclusione delle videoconferenze in programma e la realizzazione di un appuntamento finale al Teatro Politeama in cui sono stati esposti i risultati del questionario ed è stato messo in scena l’Atto unico teatrale realizzato da Vincenzo Consolo per il Centro. L’esperienza del questionario redatto su un largo campione statistico, scientificamente attendibile, guidato da un pool di esperti, è stato riproposto nel progetto educativo 2009-10 su scala nazionale ed i risultati saranno resi noti nella manifestazione finale il 30 aprile 2010. Nell’ambito del progetto educativo è stata realizzata una specifica iniziativa sulla mafia del trapanese presso l’istituto magistrale di Castelvetrano, che ha visto il collegamento in videoconferenza di 11 Istituti della provincia di Trapani, ed il Centro ha partecipato con un suo rappresentante all’iniziativa promossa il 22 maggio dal Comune di Vittoria con le scuole del territorio.
Le scuole coinvolte nel progetto hanno inoltre ricevuto copia delle registrazioni delle conferenze su supporto DVD e un volume di supporto all’attività di apprendimento.
L’uso ripetuto delle videoconferenze ha consentito, grazie ai collaboratori volontari del Centro Pio La Torre, di acquisire una competenza tecnica importante e di utilizzare nuove tecnologie informatiche (interazione, videoregistrazione, etc).

Il Centro è stato impegnato nella realizzazione di iniziative specifiche di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla complessità del fenomeno mafioso, in particolare nella presentazione dei volumi: “Una scelta di parte” di Gemma Contin, “C’erano bei cani ma molto seri” di Giovanni Spampinato, “C'era una volta l'intercettazione" di Antonio Ingroia e “Pio La Torre. Palermo, la Sicilia, il PCI, la mafia” di Giovanni Burgio edito dal Centro Pio La Torre, “L'ordinanza Perseo e la mappa del nuovo potere mafioso nel bagherese, rivolta civile e codici etici nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni”, “Intercettazioni, libertà di stampa, diritti costituzionali” ed il ricordo di Nicolò Azoti.

Insieme a moltissimi Enti istituzionali ed associazioni abbiamo contribuito alla realizzazione delle Giornate dell’Economia e del Mezzogiorno promosse dalla Fondazione Curella organizzando presso la Sala Magna di Palazzo Chiaromonte-Steri l’appuntamento “Sequestri e confische: strumenti di lotta contro l’economia mafiosa”.

Durante il 2009 il Centro Pio La Torre è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica e dalla Commissione nazionale Antimafia ed ha partecipato con una sua delegazione alla manifestazione nazionale per la libertà di stampa promossa dalla FNSI ed all’Assemblea Nazionale della Banca d’Italia.

Nell’aprile 2009, in seguito ad una lunga opera di recupero di materiale fotografico, il Centro “Pio La Torre” ha raccolto una importante mole di immagini tra archivi privati e studi fotografici ed ha predisposto una mostra che raccontasse, attraverso le ventotto migliori fotografie, le azioni salienti dell’operato politico di Pio La Torre ed il contesto in cui operò. La mostra è stata esposta in una imponente struttura allestita presso piazza Castelnuovo a Palermo il 29 aprile 2009, e successivamente è stata ospitata presso l’atrio del Rettorato di Palermo a palazzo Steri, la biblioteca comunale di Palermo presso Casa Professa, il centro sociale di Mezzojuso e l’atrio di Villa Filippina.

L’esperienza avviata con la pubblicazione nel 2008 di tre bandi finalizzati alla selezione di cinque ricercatori che studiassero la complessità del fenomeno mafioso e dei suoi rapporti con il territorio, l’economia e le istituzioni è stata prorogata per un altro anno. Le tre ricerche vertono in particolare su:

  • Rapporto su criminalità organizzata ed economia: rassegna della letteratura recente  e valutazione quantitativa da parte del Centro dell’incidenza della criminalità organizzata nell’economia del territorio e rassegna stampa ragionata sulla criminalità organizzata
  • Analisi dell’avvicendamento dei gruppi familiari mafiosi in seguito alla strategia repressiva dello Stato, e studio dei linguaggi della mafia e dell’antimafia analizzando le fonti giudiziarie
  • Studio dell’impatto ambientale dei beni mafiosi confiscati

Il Centro è stato anche protagonista della battaglia di opposizione al cambio di intitolazione dell’Aeroporto di Comiso. La conservazione della memoria e la sensibilizzazione delle generazioni future sono tra i punti cardine sui quali ruota l’operato del nostro Centro. Dopo le iniziative intraprese nel 2008, è stato presentato un ricorso contro il cambio d’intitolazione presso il TAR di Catania.

A decorrere dal 16 novembre il Centro può contare sull’apporto di sei nuovi volontari del Servizio civile nazionale in sostituzione dei sei giovani che hanno terminato il loro servizio il 30 settembre, che consentono un’ulteriore garanzia per sostenere la mole di lavoro che le nostre attività richiedono.

Un’altra iniziativa che evidenzia la crescita delle attività culturali del Centro al servizio dei cittadini è stata rappresentata dal settimanale on-line “Asud’europa”, che ha già raggiunto una visibilità mediatica rilevante. Infatti più volte le notizie date da “Asud’europa” sono state riprese e rilanciate dalle agenzie nazionali di stampa, dai quotidiani nazionali e sono entrate nella rassegna stampa dell’Unione Europea. Bisogna considerare che gran parte del lavoro è opera volontaria di giornalisti professionisti, note firme nazionali, e di giovani collaboratori praticanti le cui motivazioni sono più di ordine morale che materiale. La redazione del settimanale on-line tende quindi a stabilizzarsi e a diventare routinaria, per cui è stato possibile procedere anche alla stampa cartacea di alcuni numeri in concomitanza con manifestazioni rilevanti. La ricerca di un profilo grafico gradevole della rivista ha permesso inoltre di arricchire il nostro sito e di sollecitare ulteriori contatti sia nazionali che esteri. I contenuti politico-culturali-economici della rivista hanno permesso inoltre di valorizzare criticamente le politiche regionali e nazionali, stimolando il rapporto democratico tra i cittadini e le istituzioni.

Infine nel 2009 il Centro ha inserito il suo patrimonio librario nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale, perfezionando quel lavoro pluriennale e consolidato di acquisizione di libri e pubblicazioni per la biblioteca, iniziative in tutta la Sicilia, ma anche in Italia, i cui contenuti sono stati ritenuti utili al lavoro e ai fini statutari del Centro Pio La Torre, oltre alla divulgazione di volumi prodotti dal Centro e diffusi nel sistema bibliotecario regionale.

 

Il Segretario
Giovanni Pagano

Il Presidente
Vito Lucio Lo Monaco