Relazione sull'attivitą svolta nel 2008

Il Centro studi Pio La Torre ha potuto sviluppare grazie al contributo della Regione Siciliana e al lavoro volontario di soci e giovani studenti universitari che hanno prodotto la crescita culturale e l’affermazione del Centro studi nel mondo giovanile.

Per il raggiungimento di tale obbiettivo è stato prezioso lo svolgimento del progetto educativo antimafia promosso dal Centro Pio La Torre, giunto ormai alla terza esperienza, con il concorso delle scuole medie superiori della Sicilia che hanno consentito attraverso l’uso della videoconferenza di raggiungere migliaia di giovani tra i 16 e i 19 anni e a coinvolgerli attraverso le tematiche proposte per ottenere la crescita della loro coscienza critica antimafiosa.
Il progetto 2007-08 ha visto la conclusione delle videoconferenze in programma, con repliche presso il Liceo Meli e l’Istituto tecnico Crispi di Palermo, e la realizzazione di un appuntamento finale al Teatro Biondo in cui sono stati esposti i risultati del questionario. Questo proficuo contatto ha consentito ai docenti referenti e al Centro Studi di monitorare la percezione giovanile del fenomeno mafioso. L’esperienza del questionario redatto su un largo campione statistico, scientificamente attendibile, guidato da un pool di esperti, è stato riproposto nel progetto educativo 2008-09 ulteriormente perfezionato rispetto alle esperienze degli anni precedenti. I risultati saranno resi noti nella manifestazione finale il 29 aprile in un teatro cittadino.
Oltre alla manifestazione al Teatro Biondo, è stato realizzato un appuntamento commemorativo della figura di Pio La Torre presso l’Università di Enna, così come sono state ricordate la figura di Salvatore Carnevale a Sciara e di Carmelo Battaglia a Tusa.

Abbiamo, insieme all’Unione Cronisti, realizzato due appuntamenti di approfondimento sui provvedimenti in merito alle restrizioni legislative in materia di intercettazioni in discussione in Parlamento.

Insieme a moltissimi Enti istituzionali ed associazioni abbiamo contribuito alla realizzazione delle Giornate dell’Economia e del Mezzogiorno promosse dalla Fondazione Curella.

Il Centro è stato anche protagonista della battaglia di opposizione al cambio di intitolazione dell’Aeroporto di Comiso. La conservazione della memoria e la sensibilizzazione delle generazioni future sono tra i punti cardine sui quali ruota l’operato del nostro Centro. Grazie a questa mobilitazione l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato a larga maggioranza una mozione per il mantenimento dell’intitolazione a Pio La Torre, e migliaia di siciliani di tutte le generazioni si sono raccolti a Comiso a piazza Diana sabato 11 ottobre.

Per il progetto educativo antimafia 2008-09 abbiamo ottenuto da Vincenzo Consolo la stesura di un Atto unico in memoria di Pio La Torre, messo a disposizione delle scuole che hanno partecipato alle nostre iniziative; abbiamo reso possibili per le classi interessate le visite ai beni confiscati gestiti dalle cooperative di LiberaTerra; abbiamo realizzato un opuscolo informativo per i ragazzi; a Gela il 15 dicembre è stata realizzata un’iniziativa specifica che ha coinvolto le scuole dei comuni limitrofi.

L’uso ripetuto delle videoconferenze ha consentito, grazie ai collaboratori volontari del Centro Pio La Torre, di acquisire una competenza tecnica importante e di utilizzare nuove tecnologie informatiche (interazione, videoregistrazione, ecc. ecc.). A decorrere dal 1° ottobre il Centro può contare sull’apporto di sei volontari del Servizio civile nazionale, che consentono un’ulteriore garanzia per sostenere la mole di lavoro che le nostre attività richiedono.

Un’altra iniziativa che evidenzia la crescita delle attività culturali del Centro al servizio dei cittadini è stata l’avvio del settimanale on-line “Asud’europa”, che ha già raggiunto una visibilità mediatica rilevante. Infatti più volte le notizie date da “Asud’europa” sono state riprese e rilanciate dalle agenzie nazionali di stampa, dai quotidiani nazionali e sono entrate nella rassegna stampa dell’Unione Europea. Bisogna considerare che gran parte del lavoro è opera volontaria di giornalisti professionisti, note firme nazionali, e di giovani collaboratori praticanti le cui motivazioni sono più di ordine morale che materiale. La redazione del settimanale on-line tende quindi a stabilizzarsi e a diventare routinaria, per cui è stato possibile procedere anche alla stampa cartacea di alcuni numeri in concomitanza con manifestazioni rilevanti. La ricerca di un profilo grafico gradevole della rivista ha permesso inoltre di arricchire il nostro sito e di sollecitare ulteriori contatti sia nazionali che esteri. I contenuti politico-culturali-economici della rivista hanno permesso inoltre di valorizzare criticamente le politiche regionali e nazionali, stimolando il rapporto democratico tra i cittadini e le istituzioni.

Infine, come si evidenzia dalle relative pezze d’appoggio allegate, tutto ciò ha consentito di continuare quel lavoro pluriennale e consolidato di acquisizione di libri e pubblicazioni per la biblioteca, iniziative in tutta la Sicilia, ma anche in Italia, i cui contenuti sono stati ritenuti utili al lavoro e ai fini statutari del Centro Pio La Torre, oltre alla stampa di volumi prodotti dal Centro e diffusi nel sistema bibliotecario regionale.

Inoltre il 2008 ha visto la prima costituzione del Centro come Parte civile in processi di mafia, momento storico che evidenzia come il tessuto associativo sia determinante nel percorso di contrasto alle organizzazioni mafiose.

In conclusione il Centro Studi proseguendo nel lavoro di  recupero della memoria, ha voluto irrobustirla con quel lavoro di ricerca che consente di comprendere i mutamenti e la complessità del fenomeno mafioso per trarne utili indicazioni politiche, culturali, legislative da sottoporre alle forze politiche e istituzionali. Sono stati indetti tre bandi per cinque borse di studio, che stanno approfondendo lo studio dell’impatto ambientale dei beni mafiosi confiscati e l’ingerenza dell’economia mafiosa nelle attività edilizie, oltre alla realizzazione  di un rapporto periodico sull’impatto della criminalità organizzata sull’economia ed all’evoluzione delle famiglie mafiose nel territorio palermitano.

 

Il Segretario
Giovanni Pagano

Il Presidente
Vito Lucio Lo Monaco