Relazione sull'attività svolta nel 2001

PREMESSO

CHE LA LEGGE REGIONALE N.20 DEL 13.9.99 prevede:

che a decorrere dall’1 gennaio 2000 è istituito presso la Presidenza della Regione Falbo regionale delle associazioni, fondazioni e centri studi con sede legale in Sicilia ed operanti esclusivamente nel territorio della stessa, impegnati nella lotta alla mafia o nella educazione alla legalità o nella diffusione dell’informazione e della conoscenza del fenomeno mafioso;

che all'albo di cui sopra possono essere iscritti mediante decreto del Presidente della Regione tutte le associazioni. le fondazioni e i centri studi che. in possesso dei requisiti previsti da un apposito regolamento ne facciano richiesta;

che entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge il Presidente della Regione. Previa delibera della Giunta regionale. e sentita la Commissione di vigilanza ed inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia. emana il regolamento di cui sopra che contiene anche i criteri e le modalità di ammissione ai benefici previsti dalla legge n.20

che ai fini della corresponsione dei contributi previsti dalla legge le associazioni . i centri e le fondazioni presentano alla Presidenza della Regione entro il 31 ottobre di ciascun anno il programma di attività il piano finanziario per Fanno successivo ed entro il 28 febbraio di ciascun anno una dettagliata relazione sull’attività svolta nell'anno precedente ed il relativo rendiconto finanziario;

che su presentazione del programma di attività viene corrisposta a titolo di anticipazione una somma pari al 60% del contributo assegnato;

che a decorrere dall’anno 2000 è abrogato l’art.10 della L.R. 7.8.90 n.21 che autorizzava l’Assessorato BB.CC. a concedere un contributo annuale quale concorso all’attività ordinaria del Centro Pio La Torre;

che fin dal 1.1.99 l’Associazione fa parte delle O.N.L.U.S.

che in data 22 ottobre 1999 il Centro si è prenotato per l'iscrizione all’albo regionale di cui alla L.R.21/90;

che a tutt'oggí la legge n.20/99 non è entrata in funzione, neanche nei suoi passaggi iniziali. e che per coprire il vuoto dell’anno 2000 si è dovuto ricorrere ad una norma transitoria l’art.6 della L.R.n.26/00;

che l'art.6 della L.R. 18.12.2000 n.26 concede. nelle more dell'attuazione della nuova normativa di cui sopra. un contributo per l’anno 2000 nella misura e con le modalità previste dalla legge regionale soppressa;

che nell'anno 2000 l'attività dei Centro, come risulta da comunicazione in data 29.10.2000 all'Ufficio speciale della Solidarietà, è stata espletata utilizzando parte dei contributo per l'anno 1999 dell'Assessorato regionale BB.CC. accantonato in conto residui, in particolare per le seguenti iniziative:

Convegno “Federazione o Partito Democratico? Sinistra e Centro Sinistra dopo il congresso di Torino: ideali, idee. programmi.” (3.3.2000)

Convegno  “50 anni dalle lotte per la riforma agraria; l’occupazione del Feudo di S.Maria del Bosco; i fatti di Bísacquino.” (23.3.2000)

Convegno “In ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo nel 18' Anniversario del loro assassinio per mano mafiosa”. (27.4.2000)

“21 Maggio Referendum elettorale. Proporzionale o Maggioritario ? Quali riflessi in Sicilia? (4.5.2000)

Convegno “Incontro su “Romanzo Civile“ di Giuliana Saladino.” (19.6.2000)

Realizzazione del Quaderno n.4 della “Collana Quaderni del Centro Pio La Torre” sugli Atti del convegno “50 anni dalle lotte per la riforma agraria; l'occupazione del Feudo di S.Maria del Bosco: i fatti di Bisacquino. attività propedeutica alla costituzione del Centro Documentazione Antimafia di Corleone .

CHE LO STATUTO DEL CENTRO PIO LA TORRE PREVEDE QUALI FINALITA' DELL'ASSOCIAZIONE: la promozione di studi. iniziative e ricerche originali concernenti aspetti e problemi della Sicilia contemporanea che rinnovino e valorizzino il patrimonio ideale e politico segnato dalla vita e dall’opera di Pio La Torre; lo studio delle tradizioni storiche e culturali della Sicilia. la storia delle classi subalterne e del movimento contadino d operaio. F analisi e la conoscenza del fenomeno mafioso e la realizzazione e promozione di iniziative per la diffusione di una coscienza antimafiosa. i temi della rinascita e dello sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno; le tematiche relative all’Autonomia siciliana; le iniziative per la pace ed il disarmo con particolare riguardo alla cooperazione nel Mediterraneo; ‑ lo studio del territorio come spazio storico - sociale ed umano e come risorsa economica ed ambientale; - lo svolgimento dell’attività di ricerca. anche in collaborazione con altre associazioni. enti, università. singoli studiosi; la promozione. anche in collaborazione con altre strutture ed avvalendosi di consulenze esterne. studi. convegni. seminari, mostre, incontri ed ogni altra iniziativa scientifica e culturale idonea a realizzare le finalità statutarie; la promozione delle attività editoriali e pubblicazioni. anche in forma periodica. e quindi avvalendosi delle moderne tecnologie informatiche e delle comunicazioni introdotte da INTERNET. atte a diffondere i risultati delle proprie ricerche. gli atti di convegni e seminari da esso organizzati ed ogni altro lavoro e contributo che risulti utile allo svolgimento della propria attività; l'organizzazione del proprio corpo documentario in strutture di biblioteca ed archivio da rendere accessibili al pubblico anche con INTERNET secondo modalità da fissare in apposito regolamento; raccoglie scritti e pubblicazioni di Pio La Torre e su di lui ed anche sulle altre vittime della violenza mafiosa; CONSIDERATO:

che la lunga stasi dell'attività del Centro Pio La Torre dovuta alla mancata applicazione. da parte della Regione. della nuova legge che finanzia il Centro e le altre Associazioni e Fondazioni intitolate a Caduti nella lotta alla mafia è stata interrotta con l"iniziativa dedicata all«incontro sul libro di Francesco Renda “Sicilia e Mediterraneo“, effettuata a Palermo il 27 marzo u.s. nella Sala delle Lapidi del Palazzo Aquile con buon successo e risalto nella stampa e nella televisione pubblica

che i gravi ritardi nell’applicazione della “legge antiracket”, che. secondo i legislatori regionali, avrebbe dovuto rappresentare un elemento di stimolo per l'attività dei Centri e delle Fondazioni antimafia. purtroppo, non sono stati superati del tutto neanche con la norma transitoria approvata il 18 dicembre 2000. che non è stata ancora resa operativa per problemi procedurali. non rendendo così disponibile il contributo di 60 milioni concesso . con encomiabile impegno da parte dell'Ufficio speciale per la solidarietà. per far fronte alle attività previste per il 2000; che tuttavia. Fattività del Centro è ripresa. con l’impegno personale e finanziario di alcuni di noi. per dare una scossa all'immobilismo che ci stava contagiando e dare una risposta in positivo a coloro che lamentavano l'assenza, nello scenario della lotta alla mafia. delle nostre iniziative con le quali ci caratterizziamo che il presente programma viene redatto, come il precedente. in forma provvisoria, al fine di poter presentare la documentazione necessaria all’Ufficio Speciale della Solidarietà. pur in assenza di precise direttive da parte dello stesso. in modo da consentire allo stesso di avere contezza dell'attività che si vorrebbe espletare e delle relative necessità finanziarie e di predisporre eventualmente il piano di riparto tenuto conto che l’importo dello stanziamento del capitolo 101011 è stato quantificato nella misura definitiva di £ 545 milioni ; che per tal motivo ci si rifà alla circolare dell'Assessorato BB.CC. che regolamenta da tanti anni la materia della concessione dei contributi agli enti ed associazioni culturali ed alla quale si uniformava il Centro; che pertanto il programma è dimensionato sul presunto ammontare di contributo. che si auspica venga concesso nella misura richiesta e che si ipotizza uguale a quella dell'an‑no precedente anche se la legge N. 26/2000 aveva previsto una disponibilità maggiore; che si deve evidenziare come per il 2000. le incertezze sull’attuazione della legge N. 20/99 limitano le capacità programmatorie delle Associazioni che. per evitare di impegnarsi in attività di ampio respiro . limitano il loro campo di azione nel dubbio che le iniziative possano essere finanziate. che si ricorda come il regolamento e l'albo non sono ancora stati resi esecutivi e l'Ufficio Speciale sta uscendo soltanto di recente da una situazione di difficoltà di organico e di conduzione organizzativa: che si ribadisce l'esigenza che “a regime” i contributi alle Associazioni. che svolgono finalità sociali nell’interesse della Regione ( ma non solo), siano assegnati nei primi mesi dell’anno, al massimo entro il mese di marzo, anche a titolo di acconto, in quanto gli Organi dirigenti non possono impegnarsi ed esporsi finanziariamente a titolo personale per un'attività che viene svolta sotto forma di volontariato ed a titolo gratuito. che “situazione finanziaria” e “capacità programmatica” prima e “capacità gestionale” dopo sono strettamente connessi e la Regione deve mettere in condizione il proprio Ufficio Speciale di poter far fronte alle necessità delle Associazioni e permettere che le stesse svolgano al meglio i propri fini statutari;

che si evidenzia l'esigenza che il contributo che sarà concesso possa essere conservato in conto residui nel prossimo anno ( 2002) in quanto sarà impossibile spenderlo interamente nell’anno in corso portando a termine le iniziative programmate.

ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA: su linee direttrici e linee di programma non rigide e quantificate in modo da evitare di restare condizionati dalle difficoltà finanziarie e da quelle organizzative che si riflettono sull’attuazione.

- LINEE DIRETTRICI

Il programma 2001. come il precedente. si incanala su tre linee direttrici che derivano dallo Statuto del Centro e dalla necessità di adeguarsi alle indicazioni che scaturiscono dalla L.20/99 antiracket :

1) linea culturale;

2) linea di impegno sociale;

3) linea di informazione a sostegno della lotta al racket ed alla mafia.

La linea culturale è quella che ha dato le maggiori soddisfazioni al Centro per la qualità delle adesioni e per gli effetti che ne sono derivati sull’opinione pubblica.

E' com’è noto la parte collaudata e svolta maggiormente che si articola in iniziative pubbliche con presentazione di ricerche effettuate ed edite dal Centro stesso. di libri sulla rinascita della Sicilia. nella pubblicazione di Atti di Convegni. trattazione di argomenti culturali e scientifici che possono avere ricadute positive sulla società siciliana.

La seconda parte. intestata all'impegno sociale, può così classificarsi in quanto vuole venire incontro alle esigenze di categorie produttive e delle loro rappresentanze. dei Comuni ed Università. della burocrazia. degli esponenti politici siciliani di trattare argomenti di natura giuridica. economica. amministrativa. istituzionale in modo da permettere il confronto tra diverse posizioni e trarre dalla discussione indicazioni e suggerimenti per lo sviluppo della società siciliana.

Anche questa è stata sperimentata in passato con successo e verrà riproposta con nuovi e più attuali argomenti in modo da arricchire con idee e spunti di iniziative Fazione imprenditoriale e politica di coloro che hanno responsabilità nelle Istituzioni e nell’associazionismo.

La terza ed ultima parte è stata di recente introdotta nella strategia della programmazione del Centro e si fonda sulla necessità di dare riscontro alla legge regionale 20/99 “antiracket e antimafia” utilizzando sistemi moderni di comunicazione come Internet.

Il portale che si sta costruendo entrerà nel 2002 a pieno regime dopo un periodo di prova e di sperimentazione necessario per avere suggerimenti e proposte da imprenditori. sindacalisti. studiosi. associazioni. Università. rappresentanti delle Istituzioni e dell'amministrazione pubblica ed. in generale, da chiunque sia interessato a lavorare ed impegnarsi per una società siciliana migliore. libera dalla mafia e dal racket, e quindi libera dalla sopraffazione e libera di svilupparsi a pieno ritmo.

- LINEE PROGRAMMA ANNO 2001

1) INIZIATIVE SULL’AZIONE POLITICA E SOCIALE E CONTRO LA MAFIA DI PIO LA TORRE. MANIFESTAZIONI SUI LUOGHI DELLE BATTAGLIE DI PIO LA TORRE E INIZIATIVE SUI TEMI SPECIFICI.

2) ABUSIVISMO. COME BLOCCARLO E COME RECUPERARE IL TERRITORIO OFFESO.

3) GLOBALIZZAZIONE. ASPETTI OBBIETTIVI E POSITIVI. LOTTA CONTRO PERICOLI E DEGENERAZIONI DI TALE FENOMENO. IN QUESTA INIZIATIVA SI PENSA DI COINVOLGERE ALTRE ISTITUZIONI ED ALTRE ASSOCIAZIONI.

4) SEMINARI SU:

4. 1. IL SISTEMA DEI CONTROLLI DELLA SPESA PUBBLICA COME FATTORE DI CONTRASTO AL SISTEMA MAFIOSO

4.2 L’EFFICIENZA E LA TRASPARENZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA A GARANZIA DEI DIRITTI DEI CITTADINI PIU' INDIFESI.

5) ONERI ANNUALI PER LA GESTIONE DEL PORTALE INTERNET WWW.PIOLATORRE.IT DI INFORMAZIONE PER CONTRASTARE LA MAFIA ED IL RACKET.

6) ADESIONE AL PROGETTO “STUDIO DI UN MODELLO DI INTERVENTO PSICOPEDAGOGICO PER LA PREVENZIONE DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA” RELATIVO AL PROGRAMMA FALCONE DELLA U.E. E PRESENTATO DALLA COOP.SOC. IL GIRASOLE “S.MARTINO DELLE SCALE” MONREALE (PA).

7) PARTECIPAZIONE AL CENTRO DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA DI CORLEONE.

8) PUBBLICAZIONI DEI QUADERNI DEL CENTRO P.L.T. SULLE INIZIATIVE PIU’ RILEVANTI.

9) INIZIATIVE IN COLLEGAMENTO CON LE BIBLIOTECHE PUBBLICHE DIFFUSE NEL TERRITORIO PER FAR CONOSCERE LE PUBBLICAZIONI DEL CENTRO.

Il Presidente
Gianni Parisi