Miracolo antimafia: l'hotel confiscato ai boss inizia a far soldi
Società | 20 agosto 2015
Già a luglio i ricavi del 2015 superavano di 550mila euro
quelli dell' intero 2014, le 284 camere sono al completo fino al mese di ottobre
e dieci lavoratori sono stati appena assunti. È il "miracolo" dell' hotel San
Paolo Palace di Palermo come ama definirlo Umberto Postiglione, direttore
nazionale dell' Agenzia dei beni confiscati, che punta sulla carta del turismo
per dare nuova linfa vitale agli alberghi siciliani confiscati alla mafia come
il San Paolo. «Il turismo produce occupazione - dice Postiglione - e la Sicilia
non può perdere questa scommessa. L' agenzia sta lavorando sodo per rendere le
strutture alberghiere redditizie e salvare i lavoratori. Il San Paolo è un
esempio vincente che proveremo ad applicare anche alle altre strutture». Fra i
turisti soprattutto israeliani, spagnoli, francesi e tedeschi. Entro l' anno
partiranno anche i lavori di ristrutturazione per rendere più confortevoli le
camere con nuovi servizi e arredi. Ci sarà anche una nuova area benessere. Dalla
prossima settimana il San Paolo apre alla città con serate di musica dal vivo e
apericene.
«Il fatturato per la prima volta non è in perdita - dice Salvo Romano, direttore del San Paolo - Anche sul fronte congressuale abbiamo dati da record. Il boom del turismo di quest' estate in Sicilia ha dato il tocco finale, ma già da aprile abbiamo avviato una buona programmazione contattando nuovi operatori e stiamo lavorando già al mese di novembre». Il trend è positivo anche per gli altri alberghi siciliani passati all' Agenzia dei beni confiscati. Come l' hotel Torre Xiare di Valderice con i suoi 110 posti letto.
Una sorta di residence-villaggio che già l' anno scorso ha dato 300mila euro di utile e anche quest' anno si prepara a replicare il dato positivo. Poi c' è un agriturismo in provincia di Ragusa e da poco, con la confisca di primo grado, anche l' hotel Panoramic di San Vito Lo Capo. Un quattro stelle con ben 26 dipendenti. Presto passeranno all' Agenzia il Sigonella Inn di Motta Sant' Anastasia, in provincia di Catania e tre alberghi palermitani al momento sotto sequestro: Astoria Palace, Garibaldi e Vecchio Borgo. «Si tratta di un pacchetto di circa 2mila posti letto in tutta la Sicilia. - continua Postiglione - L' interesse preminente dell' agenzia è quello di salvaguardare e incrementare l' occupazione e con questi numeri, nonostante le tante difficoltà, possiamo davvero essere competitivi sul mercato puntando sul turismo».
di Claudia Brunetto
«Il fatturato per la prima volta non è in perdita - dice Salvo Romano, direttore del San Paolo - Anche sul fronte congressuale abbiamo dati da record. Il boom del turismo di quest' estate in Sicilia ha dato il tocco finale, ma già da aprile abbiamo avviato una buona programmazione contattando nuovi operatori e stiamo lavorando già al mese di novembre». Il trend è positivo anche per gli altri alberghi siciliani passati all' Agenzia dei beni confiscati. Come l' hotel Torre Xiare di Valderice con i suoi 110 posti letto.
Una sorta di residence-villaggio che già l' anno scorso ha dato 300mila euro di utile e anche quest' anno si prepara a replicare il dato positivo. Poi c' è un agriturismo in provincia di Ragusa e da poco, con la confisca di primo grado, anche l' hotel Panoramic di San Vito Lo Capo. Un quattro stelle con ben 26 dipendenti. Presto passeranno all' Agenzia il Sigonella Inn di Motta Sant' Anastasia, in provincia di Catania e tre alberghi palermitani al momento sotto sequestro: Astoria Palace, Garibaldi e Vecchio Borgo. «Si tratta di un pacchetto di circa 2mila posti letto in tutta la Sicilia. - continua Postiglione - L' interesse preminente dell' agenzia è quello di salvaguardare e incrementare l' occupazione e con questi numeri, nonostante le tante difficoltà, possiamo davvero essere competitivi sul mercato puntando sul turismo».
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