Comunicati stampa | 13/04/2005
Un patto contro la Mafia
PALERMO, 13 aprile 2005
PALERMO: SINDACATI, IMPRENDITORI E UNIVERSITA' SOTTOSCRIVONO UN PATTO CONTRO LA MAFIA
Vito Lo Monaco (Centro "Pio La Torre"): "E' un esempio per tutti i partiti politici"
E' stato presentato stamane, durante il corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Steri, il Patto di consultazione antimafia per la legalità, la sicurezza e lo sviluppo.
A mettere attorno ad un tavolo le organizzazioni sindacali, le associazioni imprenditoriali, le cooperative e l'Università è stato il Centro studi "Pio La Torre".
"Il patto siglato oggi -spiega il vicepresidente del centro studi palermitano, Vito Lo Monaco- è un esempio per tutti le forze politiche che intendono escludere ogni inquinamento mafioso sia nelle loro compagini che nella gestione della cosa pubblica. La lotta alla mafia deve divenire un fatto centrale dell'agire politico di tutti i partiti". "L'iniziativa - ha sottolineato Paolo Mezzio, segretario regionale della Cisl- rompe uno schema in una città come Palermo che sembra vivere sotto cloroformio". Per Elio San Filippo (Lega coop) "si sta aprendo una nuova fase nella lotta alla mafia come testimonia la discesa in campo delle associazioni di categoria in difesa dei propri associati". A sottolineare "la necessità di sicurezza avvertita dal mondo dell'impresa" è stato anche il segretario regionale della Cna Mario Filippello: "Gli imprenditori sanno da tempo che è indispensabile difendere la Sicilia dall'aggressione della criminalità organizzata". La scelta di dar vita al "Patto antimafia" viene spiegata dal coordinatore regionale di Confcommercio, Julo Cosentino: "Insieme avremo una visione più ampia rispetto alle nostre singole strategie e adotteremo strumenti che consentono il salto di qualità necessario per affrontare la criminalità". Il segretario regionale della Uil, Claudio Barone ha sottolineato come "non sia sufficiente la sola scelta istituzionale di inserire nello statuto della Regione siciliana la lotta alla mafia, ma serve anche la pressione da parte delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati". Giovanni Catalano (Confindustria Sicilia) ha ricordato poi "i risultati messi a segno dalle forze dell'ordine per liberare l'economia del Mezzogiorno". Durante il corso della conferenza, Salvatore Costantino, ordinario della Cattedra di Sociologia giuridica a Palermo, ha annunciato che l'Università di Palermo intende avviare "attività di formazione alla legalità".
A siglare l'accordo antimafia c'erano anche Pippo Caruana (Cgil), Sebastiano Canzoneri (Cna), Giovanni Felice (Confesercenti), Carmelo Gurrieri (Cia), Giuseppe Guastella (Coldiretti), Pino Ortolana (Confocooperative) Paolo Guerra e Carmelo Travaglia del Cru. Durante il corso della conferenza è stato annunciato che nei prossimi giorni il Patto di consultazione incontrerà il Prefetto Giosuè Marino e il Procuratore della Repubblica Pietro Grasso. Una delegazione si recherà invece a Roma per incontrare la Commissione nazionale antimafia.
L’ufficio stampa
Leandro Salvia
338-3481138
ufficio.stampa@piolatorre.it
PALERMO: SINDACATI, IMPRENDITORI E UNIVERSITA' SOTTOSCRIVONO UN PATTO CONTRO LA MAFIA
Vito Lo Monaco (Centro "Pio La Torre"): "E' un esempio per tutti i partiti politici"
E' stato presentato stamane, durante il corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Steri, il Patto di consultazione antimafia per la legalità, la sicurezza e lo sviluppo.
A mettere attorno ad un tavolo le organizzazioni sindacali, le associazioni imprenditoriali, le cooperative e l'Università è stato il Centro studi "Pio La Torre".
"Il patto siglato oggi -spiega il vicepresidente del centro studi palermitano, Vito Lo Monaco- è un esempio per tutti le forze politiche che intendono escludere ogni inquinamento mafioso sia nelle loro compagini che nella gestione della cosa pubblica. La lotta alla mafia deve divenire un fatto centrale dell'agire politico di tutti i partiti". "L'iniziativa - ha sottolineato Paolo Mezzio, segretario regionale della Cisl- rompe uno schema in una città come Palermo che sembra vivere sotto cloroformio". Per Elio San Filippo (Lega coop) "si sta aprendo una nuova fase nella lotta alla mafia come testimonia la discesa in campo delle associazioni di categoria in difesa dei propri associati". A sottolineare "la necessità di sicurezza avvertita dal mondo dell'impresa" è stato anche il segretario regionale della Cna Mario Filippello: "Gli imprenditori sanno da tempo che è indispensabile difendere la Sicilia dall'aggressione della criminalità organizzata". La scelta di dar vita al "Patto antimafia" viene spiegata dal coordinatore regionale di Confcommercio, Julo Cosentino: "Insieme avremo una visione più ampia rispetto alle nostre singole strategie e adotteremo strumenti che consentono il salto di qualità necessario per affrontare la criminalità". Il segretario regionale della Uil, Claudio Barone ha sottolineato come "non sia sufficiente la sola scelta istituzionale di inserire nello statuto della Regione siciliana la lotta alla mafia, ma serve anche la pressione da parte delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati". Giovanni Catalano (Confindustria Sicilia) ha ricordato poi "i risultati messi a segno dalle forze dell'ordine per liberare l'economia del Mezzogiorno". Durante il corso della conferenza, Salvatore Costantino, ordinario della Cattedra di Sociologia giuridica a Palermo, ha annunciato che l'Università di Palermo intende avviare "attività di formazione alla legalità".
A siglare l'accordo antimafia c'erano anche Pippo Caruana (Cgil), Sebastiano Canzoneri (Cna), Giovanni Felice (Confesercenti), Carmelo Gurrieri (Cia), Giuseppe Guastella (Coldiretti), Pino Ortolana (Confocooperative) Paolo Guerra e Carmelo Travaglia del Cru. Durante il corso della conferenza è stato annunciato che nei prossimi giorni il Patto di consultazione incontrerà il Prefetto Giosuè Marino e il Procuratore della Repubblica Pietro Grasso. Una delegazione si recherà invece a Roma per incontrare la Commissione nazionale antimafia.
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