Comunicati stampa | 15/05/2012

Proposta di Legge ''Paolo BORSELLINO''

Condividiamo la proposta di legge "Paolo Borsellino" Inviata a tutti i componenti delle Camere del Senato e dei Deputati e del Governo il 15/05/2012 dalla Fondazione Progetto Legalità onlus e la ospitiamo sul nostro sito.

 

Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario della strage di via D'Amelio, in cui il 19 luglio del 1992 furono uccisi il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Borsellino, e i poliziotti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Convidiamo   l'iniziativa   della   Fondazione   Progetto   Legalità   onlus (www.progettolegalita.it)   per ricordare concretamente il sacrificio del magistrato: l'approvazione di una legge intitolata a Paolo Borsellino che preveda una maggiore punibilità del reato di voto di scambio previsto dal 416 ter.

Durante un incontro con alcuni studenti di Bassano del Grappa, Borsellino già nel 1989 manifesto infatti la difficoltà per la magistratura di punire il reato di voto di scambio (al seguente indirizzo è possibile vedere stralci del video http://www.youtube.com/watch?v=FyQuGSsMjkU ).

Acclusa a questa lettera, le Loro Signorie ricevono il testo della proposta di legge Paolo Borsellino formulato dalla Fondazione e che viene inviato anche ai componenti del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del governo italiano, alle associazioni antimafia e alla società civile perché la condividano. Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere fatta propria dal governo in carica e diventare legge.
Allo stesso modo rinnoviamo l'invito ad accogliere le proposte di lavoro sulla "manutenzione urgente del nuovo codice antimafia", elaborate con il Dipartimento DEMS dell'Università di Palermo presentate il 19 gennaio a Palermo con l'Osservatorio nazionale su confisca, amministrazione e destinazione dei beni e delle aziende tolti alle mafie. 

Relazione sul testo di “legge Paolo Borsellino”

Recidere finalmente il rapporto tra mafia e politica è una priorità se si vuole realmente sconfiggere la criminalità organizzata. Oggi la formulazione dell’articolo 416 ter del codice penale sanziona penalmente solo l’ipotesi, nella pratica assai rara, in cui il patto politico elettorale mafioso si concretizzi con il versamento di denaro alle cosche in cambio del loro appoggio. E’ invece necessario punire espressamente l’ipotesi, purtroppo molto più ricorrente, del patto consapevole che il candidato stipula con il mafioso e consistente nella promessa di rendere successivamente all’elezione favori di qualunque genere all’organizzazione mafiosa come contropartita al sostegno elettorale ricevuto. In questo senso nello spirito della consapevolezza della gravità dei rapporti mafia-politica che animava anche Paolo Borsellino, la “Fondazione Progetto Legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia” sottopone all’attenzione del Governo e dei componenti delle Camere la seguente proposta per lariformulazione del 416 terdel codice penale nella seguente maniera:

«La pena stabilita dal primo comma dell'articolo 416 bis si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416 bis in cambio della promessa di denaro o di altre utilità per sé o per un terzo».