Comunicati stampa | 21/05/2015
Processo Reset
Processo Reset
ammessa la costituzione di parte civile dei comuni
Con ordinanza del GUP dott. Ziino del 20 maggio sono state ammesse le costituzioni di parte civile dei comuni dell’area orientale della provincia di Palermo interessati dalle vicende oggetto dell’operazione RESET.
La misura custodiale della scorsa primavera aveva portato in carcere 31 soggetti indiziati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione ed altri reati e riguardava il mandamento mafioso di Bagheria e dei comuni del comprensorio est della provincia di Palermo.
In particolare i Comuni di Altavilla Milicia, Villabate, Ficarazzi, Misilmeri e Caccamo, in persona dei rispettivi sindaci e commissari straordinari, hanno aderito all’iniziativa promossa dal Centro Pio La Torre, che similmente a quanto avvenuto l’anno precedente nel proc. cd Operazione Argo, ha offerto ai comuni interessati l’assistenza legale a mezzo dei propri avvocati, e si sono costituiti parte civile contro i soggetti imputati di associazione mafiosa ed estorsione.
Tutti i comuni sono assistiti dal legale del Centro Pio La Torre Avv. Ettore Barcellona che assiste anche Confindustria palermo anch’essa parte civile. L’Avv. Barcellona ha dichiarato: “La costituzione di parte civile dei Comuni promossa dal Centro, riveste una significativa importanza politica, rappresenta un segnale netto ed inequivocabile delle amministrazioni e, quindi, delle collettività rappresentate di forte contrapposizione al fenomeno mafioso, specialmente per quei comuni, oggi commissariati, sciolti per infiltrazioni mafiose. E’ il segno importante di un cambiamento, già avviato l’anno scorso con l’operazione Argo, in un territorio fortemente condizionato dalla pressione mafiosa; la presenza degli enti locali, insieme alle associazioni di categoria ed alle associazioni maggiormente impegnate nella lotta alla mafia e al fenomeno del racket rafforza, ampliandone la portata, il valore simbolico di dette costituzioni di parte civile segnale di un mutamento culturale e sociale fino a ieri quasi impensabile”.
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