Comunicati stampa | 25/10/2006

Presentato al liceo Garibaldi il Progetto Educativo Antimafia

PRESENTATO STAMANE AL LICEO GARIBALDI IL PROGETTO EDUCATIVO ANTIMAFIA PROMOSSO DAL CENTRO STUDI PIO LA TORRE

OLTRE CINQUE MILA GLI STUDENTI COINVOLTI IN TUTTA LA SICILIA

PALERMO, 25 OTTOBRE 2006. “L’impegno e il sacrificio di una generazione contro la mafia, per la modernizzazione della Sicilia”. E’ il tema del progetto educativo promosso dal Centro studi “Pio La Torre” rivolto agli studenti degli istituti superiori siciliani. Conferenze, proiezioni e dibattiti che coinvolgeranno più di 5 mila alunni (del 5° anno) che frequentano le cinquanta scuole dell’isola che hanno aderito all’iniziativa. La presentazione del progetto, promosso per celebrare il 25° anniversario dell’assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, è avvenuta stamane nella sala conferenze del Liceo classico Giuseppe Garibaldi di Palermo. Erano circa 150 i docenti venuti dalle nove province siciliane per il seminario di preparazione. “Lo scopo – ha spiegato il presidente del centro Vito Lo Monaco - è accrescere la conoscenza critica del fenomeno mafioso e la sua incidenza negativa nell’economia e nella società”. Ad illustrare le tappe del percorso educativo sono stati lo storico Giuseppe Carlo Marino, l’economista Mario Centorrino e il giurista Guido Corso. “Parleremo ai giovani dell’importanza della coscienza della legalità – ha detto il professore Carlo Marino -. Spiegheremo loro però che non basta essere nella legalità per dirsi antimafiosi”. Il ciclo di incontri, che si terranno presso il cinema Rouge et noir di Palermo, avrà inizio l’8 novembre con la conferenza sulla “Storia della mafia”. Un sistema di videoconferenza permetterà inoltre la partecipazione in rete delle scuole di Messina, Catania, Agrigento, Trapani, Enna, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa. “Dimostreremo ai giovani siciliani – annuncia l’economista Centorrino – come l’illegalità comporti anche dei costi che si abbattono sulla popolazione come una tassa. Parleremo degli interessi legati alla droga e delle tangenti che trasformano le opere pubbliche in incompiute o in bruttissime strutture destinate ad ospitare gli studenti”. Il progetto si propone l’obiettivo di contribuire a costruire la coscienza civile delle nuove generazioni utilizzando la memoria storica e tutti gli strumenti documentali, artistici e orali. A disposizione di docenti e allievi ci saranno una biblioteca specialistica, un Dvd sulla legislazione antimafia con relative proposte di adeguamento, un libro fotografico sull’esperienza storica di Pio La Torre, la rete delle relazioni con il mondo accademico, degli artisti, degli esperti, degli operatori del diritto, con i testimoni dei fatti storici più salienti. Il ciclo delle iniziative si concluderà ad aprile con le celebrazioni del 25° anniversario della morte di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

L’ufficio stampa
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PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

Rassegna su cinema e mafia: curata dal professor Simone Arcagni dell’Università di Palermo.

28 novembre 2006: TERRA E LIBERTA’. GLI OMICIDI MAFIOSI DI MIRAGLIA, RIZZOTTO E CARNEVALE di Carlo Lucarelli e Giuliana Catamo

15 dicembre 2006: SALVATORE GIULIANO di Francesco Rosi

5 febbraio 2007: CENTO PASSI di Marco Tullio Giordana

2 marzo 2007: ALLA LUCE DEL SOLE di Roberto Faenza

29 marzo 2007: IN UN ALTRO PAESE di Marco Turco

4 aprile 2007: TANO DA MORIRE di Roberta Torre

Ciclo di conferenze tematiche

8 novembre 2006: Storia della mafia: dalle origini alla Seconda guerra mondiale.
Con la partecipazione di Giuseppe Carlo Marino dell’Università di Palermo ed altri

15 gennaio 2007: Storia della mafia dalla I Commissione antimafia ai delitti eccellenti. Dalla legge Rognoni-La Torre alle Stragi, all’arresto dei capi mafia.Con la partecipazione di Salvatore Lupo dell’Università di Palermo ed altri

15 febbraio 2007: Mafia e infiltrazioni nella Pubblica Amministrazione. Il sistema mafia-politica.
Con la partecipazione di magistrati e studiosi

13 marzo 2007: Economia criminale dal racket all’impresa mafiosa
Con la partecipazione di Mario Centorrino dell’Università di Messina, magistrati e studiosi