Comunicati stampa | 18/07/2013

Lettera dal Presidente Vito Lo Monaco all'on. Pina Picierno, responsabile Legalità Pd

      All’On. Pina Picierno
                 Responsabile Legalità PD

p.c. All’On. Guglielmo Epifani
                 Segretario Nazionale PD

       All’On. Roberto Speranza
                  Capogruppo PD alla Camera dei Deputati

Gentile On. Picierno,
ho avuto modo di ascoltare alla Radio Parlamento il suo breve intervento alla Camera sulla modifica del 416ter, da anni proposto e atteso dal movimento antimafia nel quale il Centro Studi Pio La Torre ha svolto da sempre un ruolo attivo. Ruolo non appiattito sulla ricorrenza retorica del martirio, ma accresciuto nel corso della ormai quasi trentennale esistenza con lo sviluppo di quel filone culturale e politico al quale è appartenuto Pio La Torre. L’antimafia intesa come lotta e mobilitazione sociale e politica per un cambiamento non condizionato da alcuna mafia o potere occulto. È un’antimafia vissuta in Sicilia sin dall’Ottocento con i Fasci Siciliani, e via via sino alla storia della Repubblica e delle sua democrazia vissuta tra lotte per la riforma agraria, lotte per i diritti sindacali e civili degli operai e dei produttori contro il sistema politico mafioso imperniato su un accordo tra potere criminale, politica e il mondo degli affari. È l’esperienza storica che ha portato all’elaborazione di quel disegno di legge diventato legge solo dopo l’uccisione di Pio La Torre il 30 aprile 1982 e del Prefetto Dalla Chiesa il 3 settembre 1982.
Pio La Torre non ha iniziato la lotta antimafia che ha radici storiche molto più lontane, ma ne ha segnato la svolta storica con la legge 646/82 senza la quale non ci sarebbe stato quanto è avvenuto dopo nel nostro paese. È quasi scontato pensare che senza i Chinnici (Inventore del Pool), senza i Cesare Terranova, i Costa, i Falcone e Borsellino, quella legge, la Rognoni-La Torre, sarebbe rimasta un gioiello giuridico sepolto e inapplicato, così come è ovvio che senza la legge La Torre la lotta antimafia sarebbe stata molto diversa.
Tanto per ringraziarti dell’intervento alla Camera che per altro ho apprezzato pur essendo monco di questa parte della verità storica. Spero che ne potremo discutere insieme alla prima occasione.

Auguri di buon lavoro e Cordiali Saluti

Palermo, 18 luglio 2013