Comunicati stampa | 21/04/2009

I giovani siciliani rifiutano la mafia ma la politica è assente o spesso connivente

La mafia è un male da sconfiggere, una piovra che soffoca la Sicilia e i siciliani. Ma lo Stato non fa quello che potrebbe fare per combatterla e la nbsp; politica è assente o, peggio, spesso ha stretti rapporti con la mafia. È il duro giudizio degli studenti delle scuole superiori siciliane che hanno preso parte alla ricerca condotta dal Centro Studi Pio La Torre, per il secondo anno, nell’ambito del Progetto Educativo Antimafia. L’85% degli studenti ritiene che esista una relazione diretta (per il 38 % sempre, per il 47% spesso) tra mafia e la politica.

Non sorprende dunque che Cosa Nostra, per il 53% dei ragazzi interpellati, sia più forte dello Stato. Un giudizio negativo che non risparmia anche altre istituzioni, come la Chiesa. Per circa la metà dei ragazzi (50,80%), è probabile che vi siano complicità tra alcuni esponenti religiosi e la mafia, mentre solo il 13,46% esclude totalmente questa contiguità.

I ragazzi esprimono comunque un giudizio fortemente negativo sulla mafia, vista dal 62% come un freno al proprio futuro. Il 67,84% ritiene di avere sufficienti conoscenze sul fenomeno mafioso di cui parlano in classe (il 49%) e in famiglia (il 67%).

Nel complesso, rispetto all’indagine dello scorso anno aumenta la percezione e la consapevolezza della pericolosità della mafia da parte dei giovani, frutto, anche, del Progetto educativo seguito.

La ricerca è stata realizzata sottoponendo alla somministrazione on-line di un questionario sulla percezione del fenomeno mafioso un campione rappresentativo di 2362 studenti selezionato tra gli alunni delle ultime tre classi di 51 scuole superiori.

I risultati della ricerca verranno presentati in un numero speciale del settimanale on-line “ASud’Europa” in uscita lunedì 27 aprile e illustrati durante la manifestazione di commemorazione dell’anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo che si terrà mercoledì 29 aprile al Politeama Garibaldi. In quell’occasione verrà recitato dalla compagnia teatrale “Scena aperta” diretta dal prof. Antonio Giordano, un atto unico su Pio La Torre scritto da Vincenzo Consolo.

L'ufficio stampa