Comunicati stampa | 15/07/2011
Appello sul Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione
La proposta governativa di decreto legislativo sul Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione mette in soffitta la legge Rognoni-La Torre. Essa, anche per questo, va modificata e integrata. Lo affermano in un appello al Parlamento e al Governo il Centro studi Pio La Torre, Anm, Arci, Articolo21, CGIL, Confindustria, Gruppo Abele, Legacoop, CNA, Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie.
Le forze politiche e parlamentari di maggioranza e opposizione raccolgano l'appello - dichiara Vito Lo Monaco, presidente del Centro La Torre - ascoltino le varie voci dell'antimafia sociale e istituzionale. Con l'attuale decreto legislativo ritorna lo spauracchio della vendita dei beni confiscati e la rinuncia alla loro restituzione alla societą, inoltre, non sono previste le nuove fattispecie di reati delle attivitą, anche transnazionali, mafiose, dall'autoriciclaggio all'immigrazione a quelli ambientali. Il Codice Antimafia - continua Lo Monaco - che da tempo sollecitiamo, deve far fare un grande salto in avanti al contrasto alla mafia e alle sue reti transnazionali e spezzare definitivamente il cordone ombelicale che lega una parte della classe dirigente tramite gli affari alla mafia.
In allegato il testo dell'appello, le osservazioni e proposte ed il numero di A Sud'Europa "Osservazioni al Codice antimafia".
L'Ufficio Stampa
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