Comunicati stampa | 09/03/2012
A proposito di Placido Rizzotto
Ci sono voluti sessantaquattro anni per compiere quel gesto di umana pietà verso Placido Rizzotto, invocato dai familiari e dai suoi compagni, di recupero dei suoi resti per dargli degna sepoltura. Quanti anni occorreranno ancora per rendere giustizia a lui e a tutte le altre vittime della mafia dal dopoguerra a oggi? Parlo dei dirigenti contadini, degli onesti servitori dello Stato, degli uomini di chiesa, di quei tanti difensori dello Stato democratico come Scaglione, Mattarella, Costa, La Torre, Dalla Chiesa, Chinnici, Falcone, Borsellino uccisi dal connubio tra mafia, affari e politica.
Nella maggioranza degli assassini sono ancora sconosciuti gli esecutori, sono rimasti sempre tali quei mandanti annidati nella classe dirigente(politica, economica, istituzionale, sociale) che non hanno esitato né esitano a usare l’intimidazione e l’assassinio per mantenere il proprio dominio.
Fino a quando non si distruggerà il nesso malefico tra affari, mafia e politica, non si renderà giustizia né a Placido né a tutte le altre vittime. È più che giusto ricordarlo quest’anno durante il quale ricorrono il trentesimo degli assassini di La Torre, Di Salvo, Dalla Chiesa, sua moglie e l’agente Russo e il ventesimo delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Il presidente
Vito Lo Monaco